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L’utero retroverso cambia dopo la gravidanza?

Secondo la saggezza popolare l’utero retroverso si “aggiusta” dopo la gravidanza. In realtà nella stragrande maggioranza dei casi questo non accade. Sei settimane dopo il parto, una volta tornato in sede, l’utero retroverso torna delle sue dimensioni e riprende la sua posizione nella pelvi. Nemmeno gli interventi di correzione chirurgica sembrano indicati, dato che questa posizione dell’utero, anatomicamente diversa, non interferisce con la capacità di avere bambini. Quindi l’utero retroverso non si aggiusta e non è da aggiustare, perchè non è un difetto ma solo una particolarità, come può esserlo avere la pelle molto chiara o i capelli rossi.

Il 15% delle donne ha un utero in un posizione diversa da quella comune, cioè il corpo è orientato all’indietro, poggiando sul retto. Durante la gravidanza la sua graduale crescita porta il corpo dell’utero ad espandersi in tutte le direzioni, quindi la differenza anatomica si attutisce notevolmente. In particolare questo accade dopo il primo trimestre, quando l’utero esce dalla pelvi, superando il bacino osseo.

Al momento del parto poi, con le modificazioni del collo dell’utero tutti gli uteri, anteversi o retroversi che siano diventano uguali, cioè il collo si dilata, si centralizza e si appiattisce formando un unico grande canale con il corpo.

Dopo le sei settimane di peuerperio, tempo necessario perchè l’utero torni come era prima, la sua posizione torna nella maggior parte dei casi ad essere come quella di partenza, specie se si tratta di una retroversione primaria, cioè se l’utero si è sviluppato così già dalla nascita.

Potrebbe accadere invece che un utero si anteriorizzi se si tratta di una retroversione secondaria, cioè se è diventato retroverso a causa di fibromi o di aderenze. In quel caso se si esegue un taglio cesareo e si elimina chirurgicamente la causa che determina la retroflessione, allora l’utero ritornerà in anteversione.

Durante il parto naturale invece questo è molto improbabile. Anzi può accadere esattamente il contrario: un utero anteverso può diventare retroverso a seguito della lacerazione dei legamenti che può avvenire durante il travaglio. In ogni caso l’utero retroverso non è un problema anche se comporta qualche piccolo fastidio, come spiegato in dettaglio in questo articolo. Una cosa è certa: nessuno studio spiega una diretta associazione tra infertilità ed utero retroverso, salvo qualche difficoltà di concepimento indirettamente collegata a questa anatomia.