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Leucemie infantili, una nuova tecnica permette la donazione di midollo da parte dei genitori

Nuove importanti scoperte in ambito medico possono aiutare a sconfiggere le leucemie infantili e in generale i tumori del sangue. I ricercatori dell’ospedale Bambino Gesù hanno messo a punto una nuova tecnica che permette la manipolazione delle cellule staminali. L’ospedale pediatrico della Santa Sede ha la più grande casistica al mondo di bambini malati di leucemia infantile. Proprio questo ha portato i ricercatori a mettere a punto questa nuova tecnica. Il trapianto di midollo sarà possibile anche in caso di donatori non compatibili.

Fino ad oggi il trapianto di midollo era possibile solamente in caso di donatori compatibili, spesso fratelli. La nuova tecnica sviluppata dai ricercatori dell’ospedale romano permette di donare il midollo anche se non compatibili. A donare potranno essere i genitori del bambino malato. Secondo la ricerca le percentuali di guarigione sono uguali a quelle dei trapianti da donatori compatibili.

La procedura è stata provata su 80 bambini malati di leucemia. I bambini in questione non rispondevano ai classici trattamenti come la chemioterapia poiché sono affetti da leucemie acute molto resistenti alle varie cure. Il rischio di mortalità durante il trapianto è basso, del 5%.

Le probabilità di ricaduta nella malattia si aggirano intorno al 24%. Quelle di guarigione toccano cifre incredibilmente alta: il 70% dei pazienti è guarito. La percentuale di guarigione è addirittura lievemente migliore di quella dei trapianti di midollo da donatori compatibili, consanguinei e non.

I risultati della straordinaria ricerca sono stati pubblicati sulla rivista “Blood” e successivamente divulgati anche dalla Società americana di ematologia “Ash”. Questa nuova frontiera della medicina è stata raggiunta grazie alla squadra medica di Franco Locatelli, direttore del dipartimento di Oncoematologia e medicina trasfusionale presso l’ospedale romano Bambino Gesù. Questa nuova tecnica era già stata provata per le malattie genetiche e le immunodeficienze.

Per molti anni l’unica possibilità di guarigione per i bambini malati di leucemie era rappresentata dal trapianto da donatore compatibile. Nella maggior parte dei casi il donatore era il fratello o la sorella del paziente, compatibili nel 25% dei casi. Una percentuale tra il 30 e il 40% dei pazienti non trova però un donatore compatibile per il trapianto.

Proprio a causa di questa percentuale che non trova un donatore, negli ultimi 20 anni i medici hanno iniziato a far donare il midollo ai genitori. Nonostante ciò questa tecnica non era priva di rischi e richiedeva un processo di purificazione che spesso portava a delle infezioni e in seguito alla morte. I trapianti da genitori avevano quindi una bassa percentuale di guarigione.


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La tecnica messa a punto dall’equipe del dottor Locatelli prevede la manipolazione delle cellule staminali. Vengono eliminate le cellule pericolose del midollo del donatore, che aggrediscono i tessuti del ricevente. Vengono invece lasciate le cellule “buone” che proteggono il bambino da ricadute e varie infezioni.

Questa tecnica ha probabilità di sviluppare complicazioni a breve e lungo termine davvero basse. Per questo motivo molto probabilmente verrà applicata in tutto il mondo su migliaia di bambini che finalmente potranno guarire.