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Le mamme con figli adolescenti sono più stressate di quelle con neonati

Siete diventate mamme da poco e pensate che una volta cresciuti i vostri figli eviteranno di farvi stressare ed innervosire? Pensate che una volta finito di cambiare pannolini e preparare pappe, finalmente potrete godervi appieno le giornate, convinte del fatto che i figli adolescenti saranno abbastanza adulti e maturi da potersi autogestire? Tutto sbagliato: l’adolescenza è la fase che più di ogni altra stressa i genitori.

A confermarlo è una recente ricerca condotta da Developmental Psychology e riportata sul sito web NPR, secondo cui il tasso di depressione materna raggiunge il suo picco quando i figli hanno all’incirca dieci anni, e frequentano la scuola media. È in quest’età infatti che i bambini smettono di essere tali e si avviano a diventare ragazzi adolescenti, scoprendo “mondi” fino a quel momento sconosciuti, e tutti i possibili pericoli che ne conseguono.

I genitori, dal canto loro, sono consci di questo e conseguentemente le loro ansie e preoccupazioni aumentano, ma non solo: secondo i ricercatori le mamme dei ragazzi adolescenti si sentono anche più isolate e insoddisfatte nel loro ruolo di genitore, più stressate dei neo genitori visto che i figli cominciano ad essere dei contestatori, ribellandosi al volere di mamma e papà.

In particolare dall’indagine emerge che ciò che più spaventa i genitori è la scoperta della sessualità da parte dei propri figli che avviene perlopiù nell’età adolescenziale. Il conoscere per la prima volta l’altro sesso e le capacità del proprio corpo per un genitore significa che il bambino che pensava di avere non esiste più, che è diventato grande e che, come tale, deve iniziare a prendere consapevolezza del mondo che vive.


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Cosa fare allora? Non serve la scienza per sottolineare l’importanza del dialogo tra genitori-figli: l’adolescenza è la fase più delicata per un figlio che ora più che mai si sente padrone del mondo e della propria vita. Evitate di essere genitori troppo severi e di entrare in guerra con i vostri ragazzi, ma piuttosto cercate un punto d’incontro pur mantenendo la vostra autorità genitoriale.