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Le differenze tra i biberon di plastica e quelli di vetro

La maggior parte delle mamme usano i biberon per i loro figli, almeno fino ai cinque anni d’età. Il loro utilizzo, cominciato alla fine dell’800, portò un’innovazione inizialmente negativa. Non sterilizzati, creavano problemi intestinali, anche gravi. Con il passare degli anni, però, è stato modificato, migliorato, e si è riusciti ad arrivare ad una forma e funzionamento migliore.

I primi biberon, di terracotta o di vetro, sono stati sostituiti dalla plastica, con il ciucciotto, molto spesso di caucciù o silicone.

Ma vi siete mai chieste quali sono le differenze tra i due e qual è il migliore?

Nonostante il 90% delle mamme usino questo oggetto, non tutte ne conoscono le reali potenzialità e, in particolare, non si sanno le differenze tra quello in plastica e quello in vetro.

Sicuramente il biberon in plastica è molto comodo, di facile utilizzo, non si rompe come il vetro, è molto leggero e di facile manualità, tanto che volte riesce a sorreggerlo anche il neonato.

Il vetro ha molti punti sfavorevoli: ad esempio, il primo, che è pesante, può rompersi facilmente. Ma riflettendoci, è molto più igienico.

Ecco i punti a vantaggio del biberon di vetro:

– i liquidi contenuti rimangono inalterati;
– non contengono agenti chimici che entrano in contatto con il contenuto;
– il vetro è privo di BPA (Bisfenolo A), ftalati, policarbonato e PVC;
– sul vetro non resta nessun odore, nessun sapore, nessun colore;
– possono essere lavati in lavastoviglie;
– possono andare in freezer;
– durano anni.

Insomma, la scelta è ardua, ma è importante conoscere difetti e pregi di entrambi i biberon per capirne appieno il loro utilizzo.