foto_detersivi_pericolo

Lavori domestici e gravidanza: consigli su come farli conciliare

Con l’avanzare dei mesi di gravidanza, la gestante si sente sempre più affaticata a causa dell’incombente ma dolce peso, così anche i lavori domestici di casa diventano un’impresa impossibile. Se ad esempio si decide di fare un banale cambio di stagione, c’è il rischio di cadere dalla scala mentre si cerca di aprire l’armadio; se si vuol raccogliere un qualsiasi oggetto da terra, vi è la probabilità di non rialzarsi più facilmente. Insomma è proprio il caso di ammettere che specie dal terzo trimestre di gestazione la gravidanza e i lavori casalinghi non vanno proprio d’accordo.

Le soluzioni sono in realtà 4:

1. Assumere una domestica: anche se solo per poche ore al giorno avere per casa una persona pronta a compiere le pulizie basilari come la lavatrice, stendere i vestiti allo stendino o lavare a terra, può essere una soluzione. Soprattutto se oltre a vivere la gravidanza la donna è già madre di altri figli e quindi deve sempre badare alla famiglia. Certo, questa soluzione non è per tutte le tasche e con la nascita di un figlio aggiungere anche un aiuto domestico, pure se a cadenza settimanale, può essere comunque dispendioso.

2. Farsi aiutare dalla famiglia: certamente l’assistenza di madre, suocera, sorella ecc. sarà a titolo gratuito, ma non a tutte piace ritrovarsi la parentale frugare nei propri armadi, anche se in buona fede si vuol mettere solo in ordine, ma non è detto che l’ordine della gestante sia uguale a quello della persona che l’aiuta. Quindi questa opzioni è consigliata vivamente se si è pienamente fiduciose del membro della famiglia che tende la mano.

3. L’aiuto del compagno: è un grande gesto d’amore da parte del partner che magari dopo una lunga giornata di lavoro, è disposto a cucinare, a lavare i piatti e a mandare la lavatrice. Se si è convinte che il proprio uomo sia capace nell’impresa, approfittatene perché è probabile che l’occasione non ricapiti più.

4. Organizzarsi: la parola d’ordine è proprio organizzazione e infatti bisogna riuscire a fare il minimo indispensabile senza affaticarsi. Ad esempio preparare più sugo in una volta per poi congelarlo in diverse porzioni singole da scongelare nei giorni in cui non si ha voglia di cucinare. Ancora segmentare le faccende nell’arco della settimana, dedicando non più di un’ora al giorno per ogni cosa. Farsi arrivare la spesa a casa o aspettare di andare al supermercato un giorno a settimana che c’è il proprio partner per farsi aiutare con i pesi.

Insomma, le soluzioni vanno ben ponderate, bilanciando i pro e i contro di ogni eventuale opportunità d’ assistenza, l’importante resta non affaticarsi troppo e pensare più a se stesse che alle faccende domestiche. Il riposo materno è importante per il bambino che si porta in grembo più di ogni altra cosa, che può quindi essere benissimo tralasciata.