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Latte biologico in gravidanza: i pericoli

Mangiare biologico in gravidanza fa bene? Ogni donna saprà quanto, durante i 9 mesi di gravidanza, sia fondamentale per la propria salute e quella del nascituro seguire una corretta ed equilibrata alimentazione in gravidanza. Non mancheranno sulla tavola di una futura mamma frutta, verdura, vitamine, e tanto latte, indispensabile per l’apporto proteico e minerale che è in grado di dare. Tuttavia, una recente ricerca scientifica inglese dell’Università di Reading ha rivelato quanto in realtà sia assolutamente scorretto consumare latte biologico in gravidanza, per via della consistente carenza di iodio.

Latte in gravidanza quale bere

Il giusto apporto dello iodio durante i 9 mesi è essenziale per un buono e corretto sviluppo del feto, soprattutto per quanto riguarda il cervello, in particolare nei primi 3 mesi della gestazione, quando l’apporto di iodio dovrebbe aggirarsi sui 175 microgrammi. Ma mentre il latte umano ne contiene circa 30-70m, il latte biologico ne avrebbe un tasso di iodio inferiore, addirittura di un terzo. Ciò significa che la mancanza di questo elemento cosi importante può causare conseguenze anche gravi, come deficit di apprendimento e ritardi nello sviluppo cerebrale del piccolo.

Già nel 1990 infatti, la OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), ha stabilito che circa 20 milioni di persone al mondo soffrono di un deficit cerebrale a causa della carenza iodica nella dieta alimentare, dati che pongono la dieta ipo-iodica al primo posto nella classifica mondiale delle cause prevenibili rispetto ai deficit mentali e al gozzo, malattia che prevede l’aumento del volume della tiroide.


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Inoltre, ricerche mediche affermano come la carenza di iodio in gravidanza può aumentare anche le possibilità di aborto spontaneo, aumentare il rischio di decesso perinatale e causare vari tipi di anomalie.

Molte mamme oggigiorno preferiscono seguire una dieta biologica in gravidanza per il fatto di essere prodotti nel rispetto di animali e dell’ambiente, e perchè spesso presentano ottimi valori nutrizionali, essendo liberi da qualunque tipo di contaminazione. Ma ricordiamoci che, prima di consumarli, sarebbe bene informarsi e considerare come “non è tutto sano quel che è bio”.