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Latte artificiale: attenzione agli ingredienti

L’allattamento artificiale oggi rappresenta un’alternativa in tutti quei casi in cui l’allattamento naturale non vada a buon fine, oppure risulti troppo faticoso e stressante per la mamma o ancora quando ci sono delle necessità lavorative che lo impongono.

Alla base di questa scelta c’è sempre un motivo valido, ed è per questo che nessuno dovrebbe giudicarla senza sapere. Credo che nessuna mamma sia così disinformata e superficiale da passare al latte artificiale senza un motivo valido. E un motivo valido può essere anche un forte stress, che non permette di vivere questa esperienza nel suo aspetto più bello. Una mamma deve stare bene fisicamente e mentalmente per occuparsi al meglio del suo bambino, se l’allattamento al seno ostacola questo benessere è bene valutare delle alternative. Ma una volta presa la decisione di passare al latte artificiale, quale formulazione bisogna scegliere?

Vi sarà senz’altro capitato di trovarvi al supermercato o in farmacia a guardare lo scaffale di latte e a domandarvi se tra le tante varietà non ce ne sia una migliore di quella che vi ha consigliato il pediatra.

Questo dipende dal pediatra, da quanto è preparato sulle varie formulazioni e da quanto è onesto, cioè da quali accordi ha con l’azienda che produce quel latte che lui sponsorizza. Buona fede a parte, per levarsi ogni dubbio la cosa più saggia da fare è lasciare perdere le pubblicità e i consigli e leggere attentamente le etichettature e gli ingredienti.

Ecco una piccola guida per orientarsi meglio.

Su un latte di buona qualità deve essere sempre riportata l’azienda produttrice, la provenienza del latte, la data di confezionamento e di scadenza e le modalità di conservazione e preparazione e il marchio della normativa di legge europea 91/321/CE. Prestate particolare attenzione poi agli ingredienti. Il Primo latte, cioè quello per i lattanti, salvo formulazioni speciali, è latte vaccino adattato, al quale cioè vengono tolte alcune componenti indigeste per lui e aggiunte delle altre necessarie per il suo sviluppo. Quasi tutte le formulazioni oggi sono arricchite di minerali quali calcio, potassio, magnesio, sodio e fosforo mentre devono invece mancare molecole potenzialmente allergizzanti come la beta-lattoglobulina e lattoalbumina. La caseina se presente deve essere in dosi ridotte, per evitare stipsi e coliche.

Attenzione poi al latte “cinese”, che contiene melamina, una derivato industriale ricco di azoto, quindi molto pericoloso per la salute dei bambini. Diffidate anche dei marchi più famosi e commercializzati: un ingrediente purtroppo ancora oggi utilizzato perché molto economico è l’olio di palma, ad alto contenuto di acidi grassi saturi, risaputamente nocivi per la salute.

Nell’allattamento artificiale inoltre è importante per la sua salute rispettare le dosi i modi e i tempi di preparazione. Se il bambino mostra di non tollerare quel tipo di latte, manifestando vomito, reflusso ricorrente, coliche e flatulenza, prima di somministrare farmaci sarebbe opportuno cambiare formulazione di latte scegliendone uno vegetale o privo di lattosio.