foto_acido_folico_faingrassare

L’acido folico fa ingrassare? Gli effetti collaterali

L’acido folico fa ingrassare

L’acido folico, o vitamina B9, è una molecola fondamentale durante la gravidanza. Nell’arco dei 9 mesi il suo fabbisogno aumenta progressivamente, motivo per cui ne viene incoraggiata l’assunzione per tutte le future mamme. Le controindicazioni dell’acido folico sono pressocché inesistenti e i suoi effetti collaterali sono associati solo a un sovraddosaggio. Ma gli integratori fanno ingrassare? Di norma le sole sostanze che determinano un incremento del peso corporeo sono quelle a base di proteine, non di minerali; l’acido folico si associa ad altre sostanze di origine minerale per favorire l’assorbimento di proteine. In sostanza l’acido folico non fa ingrassare, non essendo lui stesso una sostanza proteica.

Folidex

Il Folidex 400 è prescritto a tutte le donne in gravidanza, o che ne progettano una. E’ un integratore a base di acido folico, il cui prezzo per 28 compresse si aggira intorno ai 4 euro. Come integratore di acido folico è diverso, per dosaggio di principio attivo, dalla folina che invece è una specialità medicinale di 5 mg di acido folico che viene usata in tutte le donne con fattori di rischio per malformazioni fetali o patologie già presenti nei precedenti figli.

Acido folico a cosa serve

L’acido folico è utile per la rigenerazione cellulare, motivo per cui non va preso in caso di tumori, perché ne faciliterebbe la crescita. I benefici dell’acido folico comunque sono svariati, e molti ne giustificano l’assunzione a prescindere dalla gestazione. Intanto si identifica come un valido alleato nella cura dei capelli e delle unghie e può essere assunto sia attraverso integratori che attraverso l’alimentazione; l’acido folico si trova nei carciofi, legumi, cereali, kiwi, arance e fragole.

Acido folico in gravidanza

Acido folico in gravidanza

L’acido folico è raccomandato in gravidanza perché previene i difetti del tubo neurale, come la Spina bifida, ovvero una rara malformazione della porzione terminale della colonna vertebrale che determina ernie del midollo spinale, incontinenza sia fecale che urinaria, e deficit del movimento per ridotta sensibilità agli arti inferiori. Quando prenderlo? L’acido folico va assunto almeno un mese prima del concepimento presunto, e se ciò non è calcolato, non appena viene fatta la diagnosi, deve essere assunto quanto più precocemente possibile per tutto il primo trimestre. L’assunzione, secondo Linee Guida, prima della gravidanza e nel corso di essa è di 0,4 mg al giorno.

Sideral folico

Il Sideral folico è un integratore che associa all’acido folico e alla vitamine B6, B12 e C anche il ferro. In caso di anemia in gravidanza è raccomandata la somministrazione di ferro e incoraggiata l’assunzione di alimenti dal normale contenuto proteico. Di routine il ferro non va somministrato perché i rischi superano i benefici, ma se dagli esami ematochimici risulta una carenza, è corretta la prescrizione per favorire una corretta evoluzione e crescita del feto, senza problematiche per la mamma.

Levofolene

Il Levofolene, “calcio levofolinato pentaidrato”, è consigliato per gli stati anemici particolarmente accentuati, sia in gravidanza che durante l’allattamento. In taluni casi si preferisce la somministrazione da 4 mg in compresse, mentre quelle da 7,5 sono destinate a casi di anemia perniciosa o megaloblastica, patologie gravi che richiedono l’intervento e il monitoraggio del medico.