Le nostre mamme e nonne la definiscono addirittura ‘acqua santa’. Senza voler esagerare, solitamente la pipì dei bambini dovrebbe essere limpida, di un colore giallo paglierino e senza un odore particolare. Per questo motivo quando avvertiamo un odore strano nel pannolino bagnato oppure dalla pipì di un bimbo più grandicello, dobbiamo considerarlo spia di qualcosa che va appurato quanto prima. Può essere un fatto occasionale, magari dovuto a qualche cibo o medicina assunta, ma può essere anche sintomo di qualche patologia.
Partendo dalla causa più normale, l’odore sgradevole della pipì può dipendere molto semplicemente dall’alimentazione del bambino e dal fatto che, non avendo bevuto molto, l’odore è più intenso del solito. Altra causa innocua è l’assunzione di alcuni antibiotici che possono provocare un’urina di cattivo odore.
Ma più spesso di quanto si possa pensare la causa è la presenza di alcune infezioni alle vie urinarie dovute alla presenza di alcuni batteri. Un’infezione alle vie urinarie solitamente viene ‘segnalata’ anche da un’improvvisa inappetenza, irrequietezza, febbre e vomito. I bimbi più grandi, invece, avvertono veri dolori quando vanno al bagno, bruciore e possono capitare episodi di incontinenza. Si tratta di patologie facilmente curabili ma che se trascurate possono degenerare in complicazioni anche gravi ai reni.
Nei neonati il rischio di contrarre un’infezione alle vie urinarie è maggiore nei maschietti rispetto alle femminucce perché nei prima c’è una maggiore frequenza di malformazioni delle vie urinarie. Nei bimbi al di sotto degli 11 anni, invece, la situazione è esattamente il contrario con un pericolo maggiore per le bambine.
Tra le infezioni c’è la Batteriuri asintomatica provocata da batteri a bassa virulenza. Si individua facendo un esame delle urine o delle urinocolture occasionali e non richiede terapia, tranne che per i pazienti immunodepressi (portatori di trapianto renale, diabetici, etc.). Poi c’è la cistite acuta favorita da fattori locali, quali infezioni vaginali e del prepuzio, fimosi (restringimenti), etc. In questo caso il bimbo ha problemi a fare la pipì e compare una febbre solitamente non superiore ai 38° C.
In età scolare le bambine possono avere infezioni urinarie basse ricorrenti. Infine c’è l’infezione urinaria alta o pielonefrite acuta caratterizzata da febbre alta, brividi e dolori lombari o addominali. Questo tipo di infezione non è sempre facile da diagnosticare ed spesso associata ad una malformazione delle vie urinarie oppure a disfunzioni.
Ovviamente bisogna andare immediatamente dal medico per le analisi del caso e la terapia da seguire.