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La moxibustione: esistono controindicazioni o rischi?

La gravidanza di per sé non rappresenta una controindicazione alla moxo, anzi è proprio in questo periodo che può essere utilizzata per alleviare dolori o far girare feti podalici con una buona percentuale di successo. Tuttavia, è sempre opportuno rivolgersi al ginecologo prima di praticarla per effettuare i dovuti controlli ecografici ed assicurarsi che una possibile versione cefalica non presenti dei rischi. In alcuni casi invece è la pratica stessa ad essere controindicata.

La moxibustione è una tecnica di medicina tradizionale cinese che come l’agopuntura si basa sul principio della stimolazione di punti energetici corrispondenti ai vari organi del corpo umano. A differenza dell’agopuntura stimola il punto energetico attraverso il calore che deriva dalla combustione di un sigaro di erbe compresse, in questo caso di artemisia vulgaris. Il punto da stimolare al movimento è la vescica, l’organo su cui poggia il podice del feto. Il punto energetico che corrisponde alla vescica è il V67 e si trova sull’angolo esterno del quinto dito del piede.

Qui un esperto di medicina cinese avvicinerà il sigaro acceso, senza toccare la pelle, ma alla giusta distanza affinche la mamma ne senta il calore. Nonostante non ci sia contatto diretto la moxo deve comunque essere sconsigliata laddove si presenti un eritema o un ustione nel sito dove deve essere praticata.

Anche in tutte le situazioni dove un aumento della temperatura corporea potrebbe essere controproducente come la febbre o l’ipertensione bisognerebbe desistere dalla pratica.

Per coadiuvare la tecnica infatti la donna anche dopo la moxo deve tenere i piedi al caldo, evitare di raffreddare il corpo e di assumere cibi o bevande fredde.

La moxibustione è controindicata in tutti i casi in cui il parto per via bassa non sarebbe comunque consigliabile oppure quando si consiglia ogni manovra che possa comportare contrazioni. Anche se talvolta funziona, data la sua non comprovata efficacia non ci sono dei rischi reali associati alla moxo, come invece si possono ritrovare nella manovra di versione cefalica. Tuttavia è da tenere presente che il sigaro di erbe produce parecchio fumo che sarebbe meglio non inalare in gravidanza. Per ovviare a questo inconveniente esistono oggi in commercio dei sigari che non emettono alcun fumo, è sono quelli solitamente utilizzati dai professionisti.