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La giornata tipo di un neonato a 5 mesi

Per molte mamme è un momento di attesa: attesa di riprendere a lavorare, attesa di cominciare lo svezzamento, attesa che il bambino cominci a stare seduto. Quando il bebè è arrivato a 5 mesi di vita, la routine familiare dovrebbe ormai essersi assestata su una giornata tipo decisamente prevedibile. Le poppate, che siano al seno o al biberon, dovrebbero essere abbastanza distanziate (circa 3 ore tra l’una e l’altra). Il bebè farà in media 3, talvolta 4, pisolini durante il giorno: due più brevi a metà mattina e a metà pomeriggio e uno più corposo dopo il suo pranzo.

Il bambino reagisce e interagisce con le sue figure di riferimento: mamma, papà, fratelli e sorelle, ma prodiga sorrisi e gorgheggi anche agli sconosciuti: non è ancora preda della “paura” dello sconosciuto che lo prenderà intorno agli 8 mesi. In genere, quindi, i cinque mesi del neonato rappresentano un bellissimo periodo in cui, peraltro, le giornate sono prevedibili anche dal punto di vista del bebè. Il vostro bambino avrà imparato ad aspettarsi certe cose: le coccole della mamma, le risate con il papà, le canzoni e le filastrocche della nonna, il bagnetto, il massaggio… sono tutti momenti che il bebè ha interiorizzato grazie alla rassicurante ripetitività dei primi mesi.

Eppure si tratta di un equilibrio instabile, di alcune settimane di attesa: entro pochi giorni o pochissime settimane, i neogenitori cominceranno a preparare brodini e pappe per il pasto di mezzogiorno. Comincia lo svezzamento! Un periodo divertente che normalmente, in base ai consigli del pediatra, inizia con l’abituare il bebè a qualche assaggio di frutta tra un pasto e l’altro (assaggi che non sostituiscono nessuna poppata) fino ad arrivare a proporre al bambino, tra i 5 e i 6 mesi, la prima pappa del mezzogiorno, quella che sostituirà la poppata del pranzo.

Intorno ai 5 mesi compiuti i bambini cominciano a desiderare, sempre più esplicitamente, di imparare a stare seduti da soli. Il bambino mostrerà la sua gioia quando lo tenete seduto sulle vostre gambe. Per alcuni istanti potrebbe anche riuscire a stare seduto da solo, tenendosi in avanti con le manine. Il bebè può essere aiutato a familiarizzare con questa nuova posizione, che apre la strada alla scoperta della “terza dimensione”, con sostegni e cuscini, ma anche facendolo stare libero disteso sulla schiena o a pancia sotto su una coperta morbida o un materassino. Gradualmente, il piccolo scoprirà come utilizzare diverse parti del corpo per muoversi: strisciando, rotolando o girando su sé stesso, fino ad arrivare, gradualmente, a “gattonare”.

È intorno ai 5 mesi che il bambino comincia a utilizzare sempre più consapevolmente e intenzionalmente la “presa a pinza”: si esercita sempre più nell’uso del pollice in opposizione alle altre dita della mano per impugnare gli oggetti, scuoterli, passarli all’altra mano e portarli alla bocca. Stimolatelo a diventare sempre più competente da questo punto di vista proponendogli giochi che possa manipolare con facilità.

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