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Ipertonia: quando il bambino si inarca o morde il seno

Ipertonia bambino: cause e conseguenze

Alcune mamme riferiscono che il loro bambino è difficile da tenere in braccio, che inarca la schiena all’indietro quando cercano di allattarlo e che spesso fatica a rilassarsi o a farsi coccolare, sebbene si trovi in un ambiente tranquillo e sereno; questi atteggiamenti, che talvolta rendono l’allattamento particolarmente difficoltoso, vengono involontariamente scambiati per una semplice peculiarità caratteriale del neonato o attribuiti ad un’incapacità da parte della madre di provvedere alle sue cure. In molti casi non si pensa che dietro a queste manifestazioni possa nascondersi un vero e proprio disturbo neurologico. Stiamo parlando dell’ipertonia assiale, una malattia caratterizzata da un tono muscolare eccessivo, generato da una momentanea immaturità del sistema nervoso del bambino.

Ipertonia: come riconoscerla?

Il neonato ipertonico manifesta solitamente diversi sintomi che possono aiutare la mamma a prendere coscienza della situazione e quindi ad agire di conseguenza. Innanzitutto, a causa della sua suzione inadeguata, può poppare molto più di dodici volte al giorno e faticare a stare al seno per un periodo continuativo; spesso può tendere le gambe ed inarcare la schiena e la testa, scostandosi dal corpo materno. Può inoltre manifestare un numero maggiore di episodi di rigurgito, dovuti ad una sensibilità maggiore della bocca, ed avere molta più aria intestinale rispetto alla media dei bambini. Un segno importante consiste nel mostrare uno sviluppo eccessivamente precoce per la sua età, che lo porta a sollevare la testa a una o due settimane o rotolarsi sulla schiena ad un mese. Infine, il bambino affetto da questo disturbo può retrarre o protrudere la lingua durante la poppata o serrare le gengive sul seno.

Come si cura l’ipertonia?

Considerando che si tratta di un disturbo temporaneo dovuto ad una momentanea immaturità del sistema nervoso del bambino, alcuni semplici accorgimenti potranno aiutare la madre a risolvere i problemi con l’allattamento e a gestire il neonato fino alla scomparsa del disturbo. Cullare dolcemente il bambino prima della poppata per calmarlo ed abbassare il suo tono muscolare può rendere la sua suzione molto più efficace. L’ipertonia può spingere il neonato a trasalire al più piccolo movimento, quindi allattare sdraiate sul fianco, adagiandolo su una superficie solida e stabile (es. un vassoio), piuttosto che tra le braccia materne, può offrirgli un sostegno maggiormente uniforme. Se il bambino retrae, protrude la lingua o morde il seno la mamma può insegnargli a succhiare più efficacemente attraverso una ginnastica linguale.

Come si effettua la ginnastica linguale?

È molto semplice! Inserendo un dito nella bocca del bambino, basterà esercitare una leggera pressione sul terzo più interno della sua lingua, mantenendo il polpastrello girato verso di essa, in modo che lo avvolga parzialmente. Contemporaneamente, non appena il bambino inizia a succhiare, basterà premere lievemente sotto la sua mandibola con il dito indice dell’altra mano, in corrispondenza del pavimento della bocca. Questo esercizio, se ripetuto più volte durante il giorno, spinge il neonato a stabilizzare il tono della lingua; mantenendola abbassata in avanti egli imparerà così a poppare più efficacemente dal seno, rilassandosi maggiormente e creando minori disagi alla sua mamma.