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Iperemesi gravidica: di cosa hanno più bisogno le donne?

L’iperemesi gravidica rappresenta una condizione in cui si associano nausea e vomito, che se eccessivi possono seriamente interferire con le normali attività quotidiane di una donna, nonché futura mamma. Le linee guida, come sappiamo, definiscono diverse terapie complementari per questo tipo di disturbo: tra cui lo zenzero, la digitopressione e anche l’ipnosi (pratica assolutamente utile se fatta da personale competente). Ma di cosa avrebbero più bisogno le donne?

Proprio le nuove linee guida rivelano che le donne incinte che soffrono di iperemesi gravidica dovrebbero ricevere maggiore sostegno, emotivo e psicologico.

Queste linee guida sono state pubblicate presso il RCOG, dicono proprio che i diversi professionisti sanitari che hanno contatto con la donna (dalle ostetriche ai medici, dagli infermieri ai dietisti) devono valutare la sintomatologia nelle donne in gravidanza e, soprattutto, come influisce il loro benessere psicologico-emotivo su quello fisico.

Non è da escludere che il cambiamento dettato dall’inizio di una gravidanza favorisca l’insorgenza del problema e, naturalmente, più è grave la condizione e più è il disagio che la donna proverà.

Infatti, il supporto emotivo è basilare e dovrà provenire non solo dall’ambiente ospedaliero ed assistenziale ma anche e soprattutto da quello familiare: il partner in primo luogo dovrà aiutare la donna e farla sentire compresa e accompagnata in questo bellissimo percorso che è quello della gravidanza.