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Infertilità: l’isterosalpingografia cos’è?

L’infertilità rappresenta un problema molto diffuso nelle coppie e altrettanto diffuse sono le metodologie utilizzate per indagare circa le eventuali cause della stessa L’isterosalpingografia, nello specifico, permette uno studio morfologico delle tube di Falloppio, della cavità uterina e del collo dell’utero. La laparoscopia, negli ultimi anni, ha preso il sopravvento sull’isterosalpingografia, in modo errato proprio perché alcune patologie (come la sindrome di Asherman) possono essere diagnosticate più facilmente con l’isterosalpingografia.

Proprio con questa metodica si ha la possibilità di localizzare un’eventuale ostruzione tubarica. In cosa consiste?

La paziente non viene sedata nel corso dello studio, effettuato proprio nei giorni immediatamente successivi alla mestruazione (nella fase follicolare, prima dell’ovulazione) proprio perché in questo modo non vi è alcun dubbio di possibile concepimento. E’ sempre opportuno escludere la presenza di infezioni proprio per evitare che ci possa essere un’invasione delle vie genitali superiori.

La donna viene posta su un lettino radiologico e, appena messa in evidenza attraverso uno speculum, la portio dell’utero, si procede con l’isterosalpingografia.

Attraverso un piccolo catetere e degli isteroiniettori (cervicale di materiale plastico con palloncino) viene inserito del liquido di contrasto (generalmente idrosolubile o oleoso) all’interno della cavità uterina che attraverso un meccanismo del catetere stesso riesce a mantenersi all’interno dell’utero senza fuoriuscire.

Naturalmente il mezzo di contrasto viene iniettato molto lentamente proprio per evitare che possano essere tralasciate delle anomalie importanti.

Più o meno vengono inseriti 10-20 cc di liquido di contrasto, cercando di limitare al minimo la dose di irradiazione. Vengono così scattati dei radiogrammi sia durante l’introduzione del liquido di contrasto sia dopo 10 minuti, così da evidenziare il riempimento e lo svuotamento della cavità uterina e delle tube soprattutto, così come il mezzo di contrasto si distribuisce.

Infatti, l’isterosalpingografia garantisce la corretta valutazione della situazione a livello tubarico ed il grado di pervietà, individuando eventuali nodi fibrosi, polipi o sinechie (alterate aderenze) ecc. Naturalmente un sospetto di gravidanza deve inequivocabilmente bloccare l’idea di quest’esame diagnostico, così come la presenza di sanguinamenti anomali, stati allergici, casi di tumore endometriale accertato, stati infiammatori.

L’isterosalpingografia darà diverse immagini che saranno correttamente interpretate dal medico radiologo e ginecologo per poter procedere con un iter terapeutico sulla base di quanto definito con questa potente arma diagnostica.

Curioso è come, inoltre, l’isterosalpingografia possa avere non solo uno scopo diagnostico, ma terapeutico. Com’è possibile? La pressione esercitata dall’inserimento del liquido di contrasto potrebbe andare a sbloccare dei restringimenti o dei “passaggi” momentaneamente bloccati e che possono provocare impossibilità di passaggio degli spermatozoi con associata fecondazione
ovocitaria.

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