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Il riposo assoluto in gravidanza fa bene o fa male? Pro e contro

Se siete in una di quelle situazioni in cui il ginecologo vi ha messo a “riposo assoluto”, ci sono delle cose che dovete sapere prima di passare tutto il giorno a letto, credendo che sia la cosa più giusta da fare. Il riposo assoluto potrebbe non farvi bene come ci si aspetta o crearvi una serie di altri disturbi che oscillano da fastidiosi ad anche più seri.

Perchè si hanno minacce d’aborto? Perchè si verifica una rottura prematura delle acque? Perchè un collo dell’utero improvvisamente si raccorcia o si dilata prima del tempo? Perchè partono delle contrazioni pretermine? La causa di tutte queste situazioni è forse la fatica fisica? Si certo, se si corre i cento metri o se si lavora 12 ore al giorno. Ma nella maggior parte delle donne viene prescritto un riposo fisico dove non è stata una fatica fisica a causare il malessere della gravidanza.

La gravidanza non è solo corpo, è mente ed anima anche. Così come l’insorgere di patologie non dipende dal solo equilibrio tra benessere malessere del corpo, ma anche il malessere benessere della mente che influenza il corpo. Se una donna che lavora al computer, quindi sta seduta 8 ore al giorno, ha minacce di parto pretermine viene logico pensare che non è il riposo fisico che le manca dato che già di per se’ fa un lavoro sedentario. Quindi verosimilmente non è stato uno stress fisico a causare le contrazioni, ma forse uno stress mentale, una paura, un chiodo fisso.

La facilità con cui oggi si inchiodino a letto tutte le donne con minacce di aborto-parto pretermine è agghiacciante. E’ una violenza prima di tutto fisica perchè un corpo per stare bene ha bisogno di movimento. Le gambe sono fatte per camminare e stare dei mesi a letto senza farlo oltretutto espone a grave rischi di trombosi venosa profonda, oltre a creare dolori muscolari e articolari e peggiorare l’infiammazione del nervo sciatico. In secondo è anche una sorta di violenza mentale perchè induce la donna a pensare che se qualcosa va storto è colpa sua perchè si è mossa troppo.

È vero ci sono delle condizioni particolari, come l’incontinenza cervicale, in cui è stato dimostrato che stare a letto riduce il rischio di parto pretermine, ma mai nessuno ha chiarito quante ore al giorno si debba stare a letto. Così milioni di donne sono “ricoverate” a casa propria, senza possibilità di alzarsi se non per andare in bagno. E oltre ad avere sempre i soliti doloretti al basso ventre, cominciano a lamentare mal di testa, dolori articolari, dolori simil mestruali e si domandano perchè il trattamento non stia funzionando nonostante il riposo assoluto, le cure di progesterone e ovuli vari. Ed oltre ad essere allettate e piene di dolori ora sono anche più preoccupate di prima.

Se vi riconoscete in una di queste migliaia di donne, domandatevi se il riposo fisico era quello che ci voleva per attenuare il vostro stress e calmare i vostri dolori, o se più tosto avete solo bisogno di staccare la spina dal lavoro, di sentirvi per una volta ancora spensierate con una festa tra amiche; se il vostro corpo richiedeva attenzioni da parte di un marito assente; se voi stesse avevate bisogno di tornare in ascolto del vostro corpo per capire e metabolizzare il cambiamento che fino ad allora avevate solo vissuto in modo distaccato; se al contrario passate tutto il giorno a pensare alle malattie possibili in gravidanza e quindi stare a letto come delle malate terminali peggiori queste preoccupazioni.

Sono tante le cause per le quali una gravidanza può diventare patologica: il benessere fetale, l’equilibrio ormonale e immunlogico, il benessere materno fisico e mentale. Il riposo fisico può essere una parte di quello che ci occorre in alcuni casi, in altri siamo totalmente fuori strada. Ascoltate sempre il parere del vostro medico di fiducia, ma non seguite le indicazioni passivamente: siate presenti a voi stesse e restate in ascolto del vostro corpo e dei vostri bisgni, perchè solo voi sapete per certo cosa vi serve.