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Il pianto del neonato: quando è il freddo a farlo piangere

Il neonato è abituato a vivere in un ambiente caldo e gradevole come il ventre materno, adattarsi alla vita fuori dall’utero non è per lui semplice. Soprattutto nella stagione invernale, salvaguardarlo dal freddo è fondamentale per il suo benessere pertanto bisogna fare molta attenzione a non esporlo troppo alle basse temperature. Il campanello d’allarme attraverso il quale il piccolo ci avverte che non è a suo agio perché ha freddo, è il pianto.

Il neonato che sente la sgradevole sensazione del freddo, si mette a piangere. Quando lo si porta a spasso in carrozzina in inverno e si nota che il suo pianto non si arresta, con tutta probabilità vi sta comunicando che ha freddo. Non si tratta tuttavia di un freddo pericoloso perché il fatto stesso che il piccolo pianga, gli fa produrre calore, ma ovviamente non gli piace per niente questa condizione; infatti non appena lo si conduce in un ambiente più caldo, il pianto ha fine.

È chiaro che non bisogna rinunciare di uscire da casa con il bambino in inverno, tuttavia è opportuno prendere in considerazione delle accortezze e delle attente precauzioni. Anche se si è in casa, il piccolo può esprimere piangendo che sente freddo, come per esempio al momento del bagnetto. Infatti è assolutamente indispensabile assicurarsi che l’ambiente sia confortevole e non ci siano troppi sbalzi termici come nel caso in cui lo si sveste in una stanza e gli si fa il bagnetto in un’altra. Il bambino inevitabilmente si metterà a piangere.

Quando il bambino non riesce a mantenere il calore che produce, diventa irrequieto ed il freddo lo farà piangere. Le sue manine ed i suoi piedini saranno senz’altro freddi. Non appena gli si rende confortevole l’ambiente, smetterà di piangere e si rilasserà ma se sta perdendo questa “lotta”, ci sarà senz’altro per lui il pericolo che si raffreddi. Allora il pianto si arresterà perché le sue energie stanno esaurendo: sembrerà all’apparenza tranquillo e silenzioso ma in realtà questo atteggiamento vi dimostra che non è in grado di riscaldarsi da solo ed è molto importante intervenire tempestivamente per fargli recuperare il calore disperso.