Il neonato e le infezioni: come accorgersi del malessere

Non sono pochi gli accorgimenti che devono essere presi dalla mamma e dal papà per la cura e l’ igiene del piccolo neonato (oltre le situazioni spiacevoli durante il parto), proprio perché il rischio di infezioni non è assolutamente da sottovalutare. Con maggiore attenzione si possono evitare casi spiacevoli, come quello di una neonata inglese morta per un bacio.

In generale, le infezioni consistono in una reazione anomala dell’ organismo in seguito all’ introduzione e alla moltiplicazione di agenti patogeni (batteri, miceti, protozoi, virus). Ciò può innescare una risposta da parte del sistema immunitario, inducendo così conseguenze di varia natura.

La trasmissione può avvenire per via verticale e orizzontale. Nel primo caso, la trasmissione durante il parto o quella per via transplacentare fanno da protagoniste. Le infezioni prenatali riconosciute in questa situazione sono: Toxoplasmosi, rosolia, infezione da Citomegalovirus, HSV (Herpes simplex virus), Sifilide, Epatite B, HIV. Tutte queste infezioni possono creare tante problematiche sia fetali che neonatali in seguito.

Nel caso della trasmissione orizzontale si tratta proprio di infezioni che penetrano nell’ organismo attraverso dei veri mezzi di trasporto (veicoli e vettori) e quotidianamente il neonato viene a contatto con tantissimi agenti che potenzialmente potrebbero innescare un esordio di infezione. Pannolino, cura del moncone ombelicale, igiene e utilizzo del ciuccio: sappiamo proprio tutto?

Non sono rari i casi di dermatite da pannolino, proprio perché funghi e batteri trovano un ottimo terreno di crescita nel pannolino umido (parecchie sono le infezioni da candida), così da indurre eruzioni cutanee (puntini rossi) o, ancora, piccole piaghette.

Lo stesso avviene per il residuo del cordone ombelicale e ci si potrebbe accorgere di un malessere del neonato, aggiunto a gonfiore e dolore nella zona addominale circostante.

Per quanto riguarda il ciuccio, ovviamente, è importante una continua sterilizzazione dello stesso perché, essendo il sistema immunitario del piccolo ancora immaturo, sono frequenti le infezioni del tratto gastrointestinale, prime fra tutte anche in questo caso le infezioni orali da Candida.

Talvolta si può parlare proprio di sepsi, ovvero di infezione che si diffonde a livello ematico, inducendo conseguenze preoccupanti sulla salute del piccolo. Tra le altre forme più diffuse ricordiamo quelle dell’ Escherichia Coli, Listeriosi congenita, Chlamidia, Staphilococcus. Febbre, vomito, diarrea, inappetenza, irrequietezza e disturbi respiratori sono i segnali da tenere in considerazione. Una corretta terapia antibiotica, ad esempio, potrà porre fine a tale situazione.

Questi sono solo piccoli ma importanti esempi di infezioni prenatali e neonatali, anche se i nostri figli possono essere investiti da infinite tipologie di agenti patogeni differenti. In molti casi è sempre importante captare ogni singolo campanello d’ allarme proveniente dal piccolo e soprattutto fare riferimento al personale competente, sia esso pediatra, ostetrica, medico di fiducia, per capire cosa sta succedendo.