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Storia di infinito amore e solidarietà
Alessio è un adolescente di quattordici anni affetto da autismo. Il giovane, nel 2014, è stato ammesso alle scuole superiori dopo i tre anni di scuola media, non senza problemi. Il ragazzo infatti, durante le prime due settimane di frequenza, ha avuto reazioni difficili da gestire, fatte di sputi, gesti e grida, ma anche di azioni violente come ribaltare banchi e spaccare occhiali.
La storia
Ecco perché il preside dell’Istituto, in accordo con i professori, ha deciso di convocare i genitori del giovane Alessio, mettendoli di fronte alla situazione ed ammettendo di non riuscire più a gestirla. “Qui non può rimanere“, avrebbe chiosato il direttore della scuola davanti a Maria e Stefano, madre e padre del ragazzo.
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I due non si sono minimamente piegati alla volontà del preside, convinti del fatto che il figlio abbia il diritto non solo di frequentare le superiori e di terminarle, ma anche di avere un diploma in mano.
Se volete che Alessio frequenti la mia scuola, al suo fianco ci deve essere qualcuno che lo aiuti e ci aiuti
avrebbe detto a quel punto il preside, come riportato da L’Espresso.
La mamma torna sui banchi di scuola, per amore del figlio
Maria non ci ha pensato un momento, prima di proporsi come ‘insegnante’ di sostegno di suo figlio. Per amore del giovane Alessio, infatti, la donna ha scelto di rinunciare al suo lavoro di contabile e di tornare, all’età di 46 anni, sui banchi di scuola. Da quel momento sono passati cinque lunghi anni, durante i quali mamma Maria non ha perso neanche una lezione.
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Grazie alla presenza della madre, anche Alessio sembra essersi calmato, riuscendo a gestire meglio le sue reazioni ed integrandosi totalmente con il resto della classe. Il ragazzo non ha mancato un compleanno né una gita: al suo fianco, c’è sempre stata Maria.
Maria ha svolto nuovamente la maturità
Al termine del ciclo scolastico, la donna è stata ha partecipato attivamente anche alla maturità del ragazzo, alunno di un istituto tecnico agrario. La donna non ha mai lasciato solo il figlio, sepcie nel momento più importante e difficile del percorso. All’età di 51 anni, con un diploma di ragioneria conseguito nel 1987, Maria ha affrontato di nuovo e senza timore l’esame insieme a suo figlio Alessio.
Una storia di inclusione e coraggio
La storia di Alessio e del coraggio di Maria serve a testimoniare come, in alcune situazioni particolari, legare scuola e famiglia non è affatto impossibile, anzi. Come sottolinea L’Espresso nel raccontare questa storia, il sistema scolastico italiano potrebbe sviluppare nuovi programmi di inclusione per bambini e ragazzi affetti da problemi più o meno gravi, molto spesso lasciati soli.