foto_donna incinta che fa il bagno

Il bagno caldo in gravidanza si può fare?

Nella maggior parte delle gravidanze fisiologiche non ci sono controindicazioni a fare il bagno caldo. Anzi, il più delle volte questo espediente viene utilizzato in gravidanza avanzata per rilassare la muscolatura uterina ed alleviare i doloretti che si presentano assieme alle contrazioni di Braxton, o semplicemente per detendere la mente da ansie e paure. Bisogna prestare però attenzione ad entrare ed uscire dalla vasca, evitare di farlo quando si è sole in casa o di chiudervi in bagno.

In gravidanza la pressione arteriosa tende naturalmente ad abbassarsi. La sua regolazione infatti si riadatta alla ipervolemia e alle altre modificazioni ormonali della gravidanza. Salvo i casi di ipertensione preesistente o causata da gestosi quindi la pressione è più bassa del solito.

Questo potrebbe portare a soffrire di più il caldo, ad avere giramenti di testa o mancamenti e per questo motivo bisogna evitare le temperature elevate come ad esempio le saune. Ciò non toglie che ci si può comunque rilassare con un bagno caldo (non bollente), magari in compagnia del partner per evitare imprevisti.

Se amate fare il bagno da sole invece prevenite gli infortuni: utilizzate tappetini antiscivolo per entrare ed uscire dalla vasca e tenete a portata di mano delle caramelle di liquirizia da mangiare in caso di abbassamenti di pressione. Un’attenzione in più dovrete averla se soffrite di vene varicose. L’effetto vasodilatatore sulle gambe infatti non è ottimale per questo problema. SE questo è il caso vostro allora optate per una temperatura dell’acqua non superiore a 37°. Potete misurarla con gli appositi termometri che si usano per il bagnetto dei piccoli e in questo modo anticipate un acquisto che tornerà comunque utile in seguito.

Se soffrite di problemi circolatori, come gambe gonfie o piedi gonfi invece è un ottimo rimedio preparare oltre alla vasca di acqua tiepida una bacinella di acqua fredda e sale marino dove immergere i piedi una volta uscite dalla vasca. La vasocostizione dopo la vasodilatazione infatti permette una ginnastica vascolare che è molto salutare per favorire il ritornovenoso delle gambe.