A partire dai 5 mesi di vita del bambino, iniziano a sorgere i primi dentini, che nella maggior parte delle volte sono causa di lievi problematiche pediatriche che provocano risvegli notturni e pianti lancinanti nel pargolo. Non esiste una regola precisa per quanto concerne la fine dell’insorgere di tutti i dentini da latte perché ogni bebè è diverso dall’altro, infatti non è detto che per tutti vi siano gli stessi segnali. Nella maggior parte dei casi, i genitori si accorgono che stanno comparendo i primi denti perché vi potrebbero essere questi sintomi:
- Nervosismo: anche il piccino più docile, può apparire per circa 1 o 2 settimane molto irritato e infastidito, persino fra le rassicuranti braccia materne.
- Rigonfiamento gengivale: al tatto è possibile notare che le gengive del lattante siano più gonfie e alla vista più rosse, pronte a causargli forti dolori.
- Spossatezza fisica: la quale potrebbe arrecare febbre e diarrea, o altri sintomi ad intermittenza poco piacevoli causati da un’abbassamento delle difese immunitarie.
- Riduzione dell’appetito: le gengive dolenti possono arrecare maggior fastidio durante le poppate o la pappa, così i piccini si rifiutano di mangiare.
- Risvegli notturni: il lattante durante il suo sonno potrebbe avere fitte improvvise alle gengive capaci di farlo svegliare improvvisamente pieno di lacrime.
- Salivazione in eccesso: una sorta di bava sarà costante fra il labbro inferiore ed il mento del bebè.
- Mani in bocca: sarà facile sorprendere il poppante con il dito o anche tutta la mano in bocca quasi come se volesse togliersi da solo il dolore dentinale.
- Morsi:in quei giorni il piccino inizierà a portare alla bocca qualsiasi oggetto al fine di trovare giovamento nel mordere ciò che ha sotto le sue gengive taglienti.
- Sollievo nell’avere sostanze fredde in bocca: il figliolo si placherà nel suo lamento soltanto se avrà oggetti appositi come i noti pupazzetti refrigeranti per massaggiare le gengive.
"
data-cycle-speed="750"
>
<
►
>