Spesso i bimbi che vengono trasportarti in auto non tollerano di buon grado il dondolio e pertanto, anziché addormentarsi come accade a molti di loro, provano invece un senso di malessere che mette a dura prova il loro organismo tutte le volte che è prevista una “trasferta” in macchina. Si definisce notoriamente come mal d’auto e molti piccoli ne soffrono. Ci chiediamo ma anche i neonati possono soffrire il mal d’auto? Lo chiariremo di seguito.
È chiamata cinetosi ed è quella classe di disturbi che deriva dal movimento del corpo durante uno spostamento, tramite un mezzo di trasporto come appunto l’automobile. I sintomi sono piuttosto spiacevoli da provare e non semplici da contrastare. Poiché il disturbo sembra essere connesso all’apparato deputato all’equilibrio, difficilmente i neonati ne soffrono, in quanto non possiedono ancora il senso dell’equilibrio e sembra invece piuttosto frequente nei bambini più grandicelli.
Dunque, non c’è da temere che il neonato abbia il senso di nausea o venga colpito da quel malessere che ci costringe ad una sosta in strada per alleviare tutti i disturbi connessi con il mal d’auto. Ovviamente quando si tratta di intraprendere dei viaggi piuttosto lunghi in auto con a bordo il neonato, occorre necessariamente prendere delle precauzioni. Il piccolo infatti potrebbe sentirsi smanioso nel dover percorrere tanti chilometri sempre nello stesso ambiente e dunque sarà indispensabile effettuare più soste in modo da fargli prendere un po’ d’aria approfittando del cambio pannolino, oppure della poppata per poi ripartire.
Il mal d’auto, inoltre, sembra avere anche una origine psicologica, ragione per cui il neonato non ne può soffrire.
Quindi sì col bebè in viaggio ma con del buon senso. Il piccolino necessita, specie nei suoi primi giorni di vita, di un ambiente confortevole e costante, di ritmi ed orari regolari, di non essere “strapazzato” troppo, e di avere vicino persone significative che non siano in preda all’ansia o alla stanchezza che un lungo viaggio in auto potrebbero arrecare.