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I neonati che vengono stretti al petto nudo del padre crescono meglio

Ormai è risaputo: il contatto pelle a pelle è fondamentale per la crescita del neonato. Un contatto che non deve avvenire soltanto dalla parte della madre ma anche da quella del padre. Numerosi studi scientifici hanno dimostrato che queste coccole da parte del genitore maschile aiutano lo sviluppo psicofisico del bambino e intensificano il legame affettivo.

Il rapporto padre figlio inizia con il contatto fisico, per questo subito dopo la nascita è bene che il genitore si conceda qualche minuto con il piccolo e lo porti al suo petto nudo. Tenere un bambino stretto a sé significa rispondere a un suo bisogno naturale.

Ma soprattutto significa instaurare un legame tra padre e figlio che non è così scontato come avviene con la madre: il bebè impara a riconoscere il suo papà, il suo respiro, il suo profumo e a sentirlo più vicino. Stando alle ultime ricerche in questo modo i neonati diventano più sicuri perché si sentono protetti, riescono a rilassarsi e ad addormentarsi con maggiore facilità e più a lungo.

Addirittura i bambini che vivono intensamente il contatto pelle a pelle con il padre piangono quasi il 50% in meno rispetto a quelli che non hanno questo beneficio.

Il contatto pelle a pelle sembra avere delle influenze pure sul futuro dei bambini: chi gode di questo contatto da piccolo quando diventerà adulto sarà più sicuro e fiducioso di se stesso.

Come, quando e quanto deve avvenire questo contatto tra figlio e padre? Non ci sono particolari indicazioni, ogni uomo può scegliere di farlo come più preferisce, l’importante è praticarlo ogni giorno in modo che il neonato senta la presenza costante del genitore.

In questo modo c’è il pericolo di viziare il bambino? Assolutamente no: il piccolo ha bisogno di coccole e affetto, sono necessarie per la sua crescita e quindi è importante che venga coccolato il più a lungo possibile.