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I figli maschi non vanno stressati, ma coccolati e compresi: ecco perché

Figli maschi: più vivaci, ma più teneri e coccoloni

I figli maschi sono completamente diversi dalle femminucce: più vivaci, ribelli, iperattivi. Spesso le mamme di figli maschi sono più stressate e passano più tempo ad urlare e ad arrabbiarsi con i loro piccoli. Al tempo stesso però i maschietti sono più dolci, coccoloni e bisognosi di affetto rispetto alle sorelline o comunque alle loro coetanee femminucce. Questo perché pur avendo, fin da piccini, una corazza da duri, i maschietti sono in realtà molto dolci e affettuosi, soprattutto con le mamme, dei quali sono i veri e propri principi. Anche se spesso si comportano in modo ribelle e tendono a essere fin troppo vivaci, i figli maschi non vanno rimproverati eccessivamente o stressati dai loro genitori. Gli psicologi infatti sono chiari su questo argomento: i maschietti non vanno cresciuti con le maniere forti, ma trattati come si tratterebbe una femminuccia.

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Mamma e figlio: come trattare un maschietto secondo gli esperti

Gli esperti, psicologici e psichiatri, sono stati molto chiari su come crescere un figlio maschio: con dolcezza, gentilezza e moooolta pazienza! I bimbi maschi hanno infatti bisogno di molte attenzioni, di tantissime coccole e di tanta cura.

Secondo uno studio scientifico, chiamato “A Tutti figli nostri: la neurobiologia e neuroendocrinologia dello sviluppo dei ragazzi a rischio” di Allan N. Schore, i bambini maschi hanno bisogno, nella fase di crescita, di particolari attenzioni. Durante l’infanzia e lo sviluppo, i maschietti sono particolarmente vulnerabili e, come avranno potuto notare moltissime mamme, maturano più tardi rispetto alle femmine. Per questo motivo i piccoli vanno trattati con molto tatto e delicatezza, e non con maniere forti che portano solo l’effetto contrario.

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Bambini maschi: perché è così importante coccolarli e curarli con attenzione

Lo studio di Allan Schore, ha evidenziato che nelle prime fasi dello sviluppo dei bimbi ci sono varie differenze di genere con le femminucce. Questi infatti hanno funzioni sociali ed emotive diverse da quelli delle coetanee femmine, e queste differenze non dipendono solamente dagli ormoni sessuali e dalle esperienze sociali, ma anche dai livelli di maturazione del cervello, soprattutto della parte destra.

I maschietti maturano più lentamente dal punto di vista fisico, sociale e linguistico rispett alle femminucce, e sono colpiti di più dallo stress ambientale, sia dentro che fuori dall’utero.
I maschi sono inoltre più vulnerabili allo stress e alla depressione della madre all’interno dell’utero, al trauma della nascita e alla separazione da questa. Si sviluppa quindi il cosiddetto trauma da attaccamento che ha un impatto significativo sullo sviluppo dell’emisfero destro del cervello, che si sviluppa prima e più velocemente dell’emisfero sinistro.

A 6 mesi i bambini mostrano più frustrazione rispetto alle ragazze e a 12 sono più sensibili agli stimoli negativi. Questo fa sì che i maschietti siano più esposti a disturbi come quelli del comportamento, schizofrenia o deficit di attenzione o iperattività.

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Figlio maschio: non bisogna stressarlo

Come abbiamo visto, il cervello del neonato maschio ha uno sviluppo più lento. Gli psicologi dettano quindi delle regole precise per far sì che il piccolo cresca nel modo migliore dal punto di vista emotivo. Nel primo anno di vita, è di vitale importanza assicurare un attaccamento alla madre che soddisfi il bisogno affettivo del bimbo: questo funziona come una risposta sensibile alla sua parte destra del cervello ancora immatura.

Se il maschietto, nelle prime fasi della vita, viene trascurato, può riportare traumi relazionali e di affetto che possono avere un effetto negativo anche sull’emisfero destro del cervello.
Le attenzioni giuste favoriscono invece il giusto attaccamento e l’affetto fa sì che vi sia uno sviluppo ottimale della parte destra del loro cervello.

Non bisogna dunque stressare i maschietti, anche se a volte sono più vivaci e terribili, ma trattarli con la dovuta delicatezza. I bambini maschi hanno infatti bisogno di affetto e coccole, non di rimproveri e stress. I maschietti non vanno trattati con le maniere forti, ma rassicurati, coccolati e amati.

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