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I 9 metodi naturali per indurre il travaglio

Arrivati dopo le 37 settimane di gestazione ogni momento è buono per partorire, anche se l’ansia di vedere il proprio piccolo non deve assolutamente ostacolare la propria tranquillità negli ultimi giorni prima del parto. Nello specifico esistono, soprattutto oltre le 40 settimane, delle modalità naturali di induzione del parto, senza alcun ricorso a metodiche farmacologiche.

  • Esistono particolari esercizi di respirazione e rilassamento, come le cosiddette “visualizzazioni”, in cui si cerca di aiutare la donna a concentrare la propria attenzione sia sul respiro che sui propri genitali, andando alla ricerca di un’apertura mentale, emotiva e fisica, tutte necessarie per l’innesco del travaglio;
  • Fare lunghe passeggiate o salire/scendere le scale potrebbe essere un metodo (nonché uno tra i più consigliati) per poter indurre quelle aperture del bacino ottimali per favorire la progressione nel canale del parto del piccolo bambino;
  • Se le membrane (le acque) sono integre non è assolutamente sconsigliata l’attività sessuale, proprio perché il liquido seminale contiene prostaglandine, la sostanza responsabile della maturazione del collo dell’utero. Allo stesso tempo è molto utile la stimolazione dei capezzoli da parte del partner;
  • Anche se ti era stato vietato il consumo in gravidanza, avvicinandoti al momento del parto puoi tornare a concederti cibo speziato e piccante, anche perché lo sviluppo del bambino non è più a rischio;
  • Può essere fatto un bel bagno a temperatura calda o media, proprio perché sembra poter avere un ruolo chiave nel rilassamento e nell’innesco del travaglio di parto;
  • L’olio di primula in capsule può aiutare e favorire la maturazione cervicale, mentre bucando l’estremità delle stesse e facendo uscire il contenuto, versandolo in vagina fino all’inizio del travaglio;
  • Anche se non esistono evidenze scientifiche a riguardo, bisogna sapere che il tè al lampone potrebbe aiutare nel corso delle ultime settimane gestazionali. Sembrerebbe che berne una tazza al giorno potrebbe favorire il rilascio di ossitocina;
  • L’agopuntura potrebbe attivare facilmente l’induzione al travaglio, dal momento che esistono punti specifici del corpo da trattare da un esperto per poter avere le prime contrazioni e le prime forme di maturazione del collo dell’utero;
  • Ed infine, un’altra tecnica d’origine cinese sembrerebbe essere l’agopressione, che a differenza dell’agopuntura, utilizzerebbe le mani, le dita o un semplice massaggio con oggetti lisci e arrotondati in precisi distretti corporei, proprio per indurre il travaglio di parto naturalmente.
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