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I 3 tipi di pianto emessi dal bambino

Generalmente i bimbi che piangono si calmano quando vengono presi in braccio e cullati. Ma vi sono pianti e pianti cioè ogni tipologia, è causata da una ragione specifica, che il piccolo intende comunicarvi. A tal proposito, ci chiediamo quali sono i tre tipi di pianto emessi dal neonato? Andiamo a scoprirlo insieme.

I bambini attraverso il pianto ci comunicano il loro disagio, il loro disappunto, ed è mediante il piangere che possiamo tempestivamente sopraggiungere e colmare i loro bisogni e necessità. Per poter intervenire nel modo adeguato, è necessario innanzitutto saper interpretare il pianto del neonato.

I bambini, hanno un repertorio molto vasto di modi di piangere. In particolare, vi sono tre tipi di pianto che il bambino emette a seconda delle sue esigenze, che non è semplice descrivere ma sicuramente ogni mamma, è in grado di riconoscere. Vi sono anche bimbi che non piangono quasi mai ed anche in casi come questi, è necessario capire ed andare a fondo alla motivazione. Le mamme anche se sono alla loro prima esperienza alle prese con un figlio, grazie all’empatia e all’istinto materno che le caratterizza, saranno senz’altro capaci di distinguere le diverse tonalità e modalità di pianto.

Ma vediamo nel dettaglio quali sono i tre tipi di pianto emessi dal bambino:

  1. il pianto che esprime dolore è caratterizzato da una inspirazione affannosa seguita da uno strillo acuto che aumenta sempre più in termini di volume. Per emettere questo strillo il piccolo ha esaurito tutta l’aria inspirata. Prima di un’altra inspirazione vi sarà un piccolo momento di silenzio;
  2. il pianto che comunica una richiesta, uno stato di disperazione è come un lamento lamento caratterizzato dal fatto che non si sente l’inspirazione che precede il pianto. Vi è un aumento e un abbassamento ritmico del pianto seguito da un’inspirazione e da una pausa.
  3. il piagnucolioè un tipo di pianto in cui il tono ed il volume sono più bassi, il tremolio va su e giù fino a scomparire, in tal caso questa “modalità” di piangere è meno allarmante e anche meno definito e bisogna in tali casi ricercare su cosa può in qualche modo infastidire il bambino tentando di procedere per esclusione sulle possibili cause del suo richiamare attenzione ed amore.