Il metodo Holding, si basa sulla convinzione che un abbraccio possa curare il bambino in lacrime. Il genitore, infatti, si trasforma in una sorta di contenitore delle angosce del figliolo, riuscendo a placare, attraverso questa dimostrazione di affetto, ogni rabbia e capriccio del pargolo.
Il metodo Holding è stato creato dalla psicoterapeuta Martha Welch, la quale lo ha sperimentato in America negli anni ’70 per i bambini affetti da autismo o che presentavano disabilità motorie, al fine di calmare le loro crisi. Questa tecnica parte dal principio che come i neonati hanno bisogno del contatto fisico, anche altri bimbi più grandi, pur sempre indifesi per certi motivi psicofisici, necessitano di un abbraccio da cui trarre fiducia e protezione. Quindi le forti braccia aperte dell’adulto, sono paragonabili ad un contenitore a cui affidare, scaricare e far mantenere ogni tipo di crisi del proprio discolo.
L’ Holding è in assoluto un momento intimo fra genitore e figlio, esso inizia dopo aver costatato una crisi infantile. Infatti la mamma o il papà in questione, usando un tono di voce sereno, porteranno fra i propri arti il piccolo, escludendo ogni fonte di distrazione fra loro, puntando fisso negli occhi lacrimosi e contenendo così fino alla fine l’ eventuale rabbia o capriccio. Questa tecnica unisce corpi e menti, facendo diventare il legame fra genitore e figlio più forte.
L’abbraccio che guarisce, può esser applicato per calmare il pianto del pargolo, o una sua sovraeccitazione : ad esempio quando si oppone ad un ordine e disobbedisce, per tranquillizzarlo e farlo ragionare, si deve quindi estraniare il piccolo dal contesto, parlargli pacatamente e poi stringerlo con amore fra le proprie braccia. Questa è una delle tecniche più efficaci per attutire i capricci , in quanto il monello in questione mentre urla, salta e si dimena per ottenere ciò che vuole certamente non si aspetta un abbraccio contenitivo, perciò il suo stupore lo porterà pian piano a cedere.