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Herpes zoster in gravidanza: cause, sintomi, rimedi

Alcune donne, che da bambine non l’hanno avuta, sperano di non ammalarsi durante la gravidanza di varicella. Se però questa malattia è stata passata, si potrebbe andare incontro all’Herpes zoster, o notoriamente definito anche con il termine di fuoco di Sant’Antonio.

Si tratta di una sorta di riattivazione locale del virus della varicella-zoster(VZV), che compare in caso di stress o calo delle difese immunitarie, seppure si tratti di una manifestazione alquanto rara, bisogna riconoscere il rischio anche durante la dolce attesa. Il virus che fino ad allora è rimasto in forma latente nell’organismo, può manifestarsi attraverso un’eruzione cutanea paragonabile ad un grappolo d’uva, associata poi a dolori, bruciori e nella fase finale al prurito.

Ovviamente dopo una consultazione ed una visita approfondita, il ginecologo, riscontrata la malattia, potrà prescrivere dei farmaci antivirali e antidolorifici, e la loro somministrazione, non dovrebbe procurare rischi per il feto. Non vi è però la possibilità di vaccinarsi contro l’herpes zoster nei 9 mesi di gestazione, ma comunque rispetto alla varicella non vi sono problematiche per il bambino se la madre ha il fuoco di Sant’Antonio. Questo perché il virus non si trasmette attraverso il sangue, ma tramite il sistema nervoso, pertanto il contagio risulterebbe improbabile.

Se il medico lo ritiene opportuno, nelle donne in attesa che presentano questa malattia, si può fare un’esame più approfondito sul liquido amniotico. Comunque l’herpes zoster non è preoccupante per il feto come può essere contrarre la rosolia o il citomegalovirus in gravidanza, ma è pur sempre bene fare dei controlli di coordinamento medico multiplo con: “infettivologo, ginecologo, teratologo, genetista, neonatologo, pediatra“.