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Gravidanza: il feto sente le carezze?

La costruzione del legame tra un bambino ed i suoi genitori comincia da quando il piccolo si trova ancora nel grembo materno. Il fetonon solo può sentire il tocco materno, ma le carezze al pancione stimolano una serie di risposte comportamentali fetali.

Carezze sulla pancia in gravidanza

Già a otto settimane i recettori responsabili delle sensazioni tattili presenti sulla pelle del neonato iniziano a comparire intorno alla bocca e verso le 12 settimane su tutto il viso, i palmi delle mani, la pianta del piede, per poi svilupparsi gradualmente su tutto il corpo entro le 28 settimane. Il tatto è, infatti, il primo dei 5 sensi che si sviluppa nel neonato. Ma, affinché le sollecitazioni tattili siano realmente percepite dal bambino, è necessario che anche le vie nervose, che hanno il compito di trasportare gli stimoli al cervello, maturino. I fasci sensitivi iniziano a svilupparsi sin dalle prime settimane, ma la completa maturazione avviene solo intorno alla 30esima settimana. Durante il secondo trimestre, quindi, le sensazioni del feto diventano sempre più distinte.

Intorno alle 20 settimane di gestazione, momento in cui si cominciano ad avvertire anche i primi movimenti fetali, il piccolo può percepire dal pancione le carezze di mamma e papà. Con il trascorrere delle settimane, le sue percezioni saranno sempre più chiare e le sue reazioni sempre più evidenti, infatti appoggiando una mano su una sporgenza del pancione probabilmente si potrà vederlo cambiare posizione.


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La reazione dei feti al tocco materno è stata analizzata in uno studio, condotto presso l’Università di Dundee, nel Regno Unito, che ha coinvolto 23 donne in gravidanza i cui feti erano tra la ventunesima e la trentatreesima settimana di gestazione. Alle donne è stato chiesto di sottoporre i loro piccoli alla lettura di due storie e contemporaneamente di accarezzare la loro pancia. I risultati hanno dimostrato che i feti più grandi rispondono di più agli stimoli rispetto ai feti di minore gestazione, ma anche che le risposte da parte dei feti più giovani sono state più precoci come periodo di gestazione, di quanto era stato precedentemente sostenuto. I feti più vecchi hanno risposto alle carezze materne toccandosi le mani o il viso mentre le loro madri massaggiavano le loro pance. Inoltre le risposte al tatto sono state più intense di quelle provocate dal solo stimolo uditivo, cioè il suono della voce della mamma.

Questo studio ha dimostrato quindi che ai bambini piace quando le mamme toccano la loro pancia, ma sarebbe anche interessante sapere come si sentono se il tocco non è familiare ma quello di estranei casuali. Finché non ci sarà uno studio che ci sappia dare queste risposte, forse sarebbe meglio tenere le pance lontane dagli estranei impertinenti attratti magari dalla credenza che accarezzare la pancia di una gestante porti fortuna.

Accarezzare la pancia è uno dei modi per coccolare il piccolo nel pancione, ma per evitare qualsiasi tipo di invadenza o imbarazzo per la mamma o per il piccolo è meglio che rimanga una prerogativa solo dei suoi genitori.