Ogni gravidanza è a sé e potrebbe richiedere indagini di approfondimento a seconda dei singoli casi clinici. Però in termini teorici, ipotizzando una gravidanza senza problemi, gli accertamenti da fare per monitorare il benessere materno-fetale,sono standardizzati e suddivisi per epoca. Qui di seguito riportiamo quelli da fare nel primo trimestre:
AD UNA SETTIMANA DI RITARDO DAL CICLO: è il momento di fare un test per valutare le BhCg. Potete farlo sulle urine o su sangue. Quello che si acquista in farmacia sulle urine vi dirà solo se siete incinte o no, quelli di laboratorio invece indicheranno il valore numerico delle BhCg. Preferibile fare quelli di laboratorio perché i valori precisi serviranno al ginecologo o all’ostetrica del consultorio per confermare la gravidanza. Entrambi i test sono a pagamento.
ALLA PRIMA VISITA (Quanto prima): Se le beta sono positive, al più presto si consiglia di fare una visita ginecologica anche se vi sentite bene. Infatti è necessario fare i primi esami per accertare lo stato della gravidanza e soprattutto:
-PRIMA ECOGRAFIA (entro la nona settimana): serve a visualizzare la camera gestazionale, la presenza dell’embrione, il numero e la vitalità. E’ fondamentale verificare che la gravidanza sia in utero. Nel caso di mancata visualizzazione ecografica, verrà approfondito il caso con un dosaggio delle BhCg per escludere una gravidanza extrauterina o altre patologie. Se si sceglie una struttura pubblica l’esame ecografico è gratuito perchè appartiene alle prestazioni sanitarie gratuite erogate dal sistema sanitario nazionale per la gravidanza. Per quanto riguarda il dosaggio delle Beta, l’esenzione dal ticket dipende dalla prescrizione del ginecologo. E’ gratuita se si conferma una gravidanza a rischio.
-EMOCROMO, AST-ALT E GRUPPO SANGUIGNO: anche queste gratuite, servono a verificare le condizioni generali di salute della madre. Il gruppo sanguigno può essere evitato qualora si sia già in possesso di una documentazione che lo attesti (tesserino o esami precedenti).
-ANTICORPI ANTI H.I.V. e TREPONEMA PALLIDUM: escludono patologie virali o batteriche del sangue. Gratuiti anche questi in regime ospedaliero.
-COMPLESSO TORCH: esclude la presenza di infezioni in atto di toxoplasmosi, rosolia, citomegalovirus e herpes virus, (pericolose per la gravidanza) e ne verifica l’eventuale immunizzazione. Gratuito.
-TEST DI COOMBS INDIRETTO: quest’esame è gratuito ma non è necessario in tutte le gravidanze. Viene prescritto dal ginecologo solo nella donne con fattore RH negativo, nel caso in cui ci sia un sospetto di immunizzazione da fattore Rh.
-ESAME DELLE URINE: è gratuito e nel caso di batteriuria significativa deve essere approfondito con una urinocoltura con anti-biogramma.
-GLUCOSIO: la valutazione del glucosio basale nel sangue è importante per l’individuazione precoce o la prevenzione del diabete gestazionale. Gratuito, ma non sempre richiesto.
All’UNDICESIMA SETTIMANA:
-DUO TEST: è un test di screening combinato che consiste in un PRELIEVO EMATICO associato ad una TRASLUCENZA NUCALE: una ecografia che misura lo spessore della plica nucale. Serve a calcolare il rischio di malformazioni cromosomiche. E’ gratuito ma può non essere prescritto se la donna manifesta (per iscritto) obbiezione di coscienza rispetto alla eventualità di interrompere la gravidanza.
-VILLOCENTESI:(dalla undicesima settimana fino alla tredicesima) si tratta di un test diagnostico invasivo che consiste nel prelievo dei villi coriali per analizzare il DNA fetale e diagnosticare precocemente una eventuale malformazione. Viene prescritto gratuitamente dal ginecologo solo in caso di alto rischio registrato al duo test o relativo a familiarità per malattie cromosomiche. In tutti gli altri casi è a pagamento.