In gravidanza è frequente notare delle perdite marroni mentre si fa la pipì, del colore simile alla posa di caffè. Si tratta di sangue coagulato, proveniente dall’utero e quindi di perdite vaginali che spesso non hanno nulla a che vedere con la pipì e la vescica. Semplicemente fuoriescono più spesso nel momento di urinare perché vengono spinte fuori dalla contrazione dei muscoli perineali. Nel primo trimestre queste perdite sono la risposta dell’utero alle modificazioni ormonali e all’impianto dell’embrione nella mucosa. Per tale motivo vengono anche definite perdite da impianto.
Se non sono abbondanti né accompagnate da dolori non si tratta di nulla di preoccupante. Nel secondo e terzo trimestre, invece, sono meno frequenti ed è necessario prestargli una maggiore attenzione, perché potrebbero essere spia di un distacco di placenta.
Al termine della gravidanza possono essere fisiologiche perdite legate alla dilatazione del collo dell’utero e all’espulsione del tappo mucoso.
Tuttavia, ogni qual volta si noti una perdita anomala quando si fa la pipì, la prima cosa da fare è verificare da dove provenga, precisamente è necessario capire se si tratta di una perdita vaginale o vescicale. Se resta sulla carta igienica ed è accompagnata da muco, solitamente si tratta di una perdita vaginale. Se invece avete l’impressione che sia la pipì ad essere marrone, la prova del nove sarà indossare un tampone vaginale e verificare alla pipì successiva. Se la pipì è limpida e il tampone macchiato si tratta di sangue vaginale. Viceversa, se la pipì è marrone e il tampone è pulito si tratta allora del colore delle urine che è cambiato. Questo può essere dovuto a particolari alimenti o farmaci, ma anche a malattie epatiche in atto ed eccesso di bilirubina, ed è quindi necessaria una analisi delle urine.
Se, al contrario, il liquido marrone scorre dalla vagina ed è acquoso e maleodorante, si tratta allora di liquido amniotico tinto di meconio. Questo significa che c’è stata una rottura delle acque ed è necessario recarsi velocemente in ospedale a qualunque epoca ci si trovi, soprattutto se il vostro test per la ricerca dello streptococco B è positivo.