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Gravidanza: come parlare con il piccolo nella pancia

Parlare al bambino durante la gravidanza è fondamentale. Questa dolce pratica aiuta a sviluppare fin da subito il legame tra mamma e figlio. Ma a che mese si può cominciare a parlare al feto e c’è un modo particolare per farlo?

La mamma può parlare con il suo bambino nella pancia da subito, fin dal primo trimestre di gravidanza. È vero che l’apparato uditivo del piccolo si sviluppa solo nel secondo trimestre ma nei primi mesi il feto può già percepire le emozioni.

Una mamma che parla al bambino durante la gravidanza lo aiuta a comprendere che è amato e coccolato e che non vede l’ora di essere conosciuto. In che modo si può comunicare con il feto? In maniera semplice, frasi brevi ma dirette, che trasmettano dolcezza e tenerezza e aiutino il piccolo nella pancia a capire quanto sia voluto e atteso.

È preferibile anche usare un tono di voce basso, calmo e appoggiare, mentre si parla, le mani sul ventre con delicatezza.

Fondamentale poi la presenza del padre del bambino, la cui voce ha maggior ragion di farsi sentire. Il piccolo deve imparare subito a distinguere il suo genitore ed è per questo che è meglio iniziare durante la dolce attesa.

Il papà deve accarezzare il pancione con dolcezza, muovendo le dita in senso circolare partendo dal basso ventre e risalendo poi verso l’ombelico, in modo da percorrere il suo corpicino che si sta formando.

L’uomo può poi parlare al feto, semplicemente chiamandolo e usando, proprio come la mamma, una voce dolce e gentile.