foto_pazza di rabbia

Gravidanza, come gestire le arrabbiature in modo intelligente

La rabbia è un sentimento comune che tutti possiamo aver sperimentato nelle sue diverse forme, sia come semplice e fugace fastidio, sia come manifestazione più irruenta e duratura. Gli psicologi la definiscono un emozione sana che fa parte della natura umana. Ma, se non si capisce la sua vera origine e soprattutto, se non si controllano le sue manifestazioni, questo sentimento può trasformarsi in un elemento distruttivo nel momento in cui diviene un emozione incontrollata.

Se espresso in modo appropriato, questo sentimento può aiutarci anche a raggiungere i nostri obiettivi, gestire le emergenze, risolvere i problemi e, in alcuni casi, proteggere la nostra salute.

La famosa teoria The flight or fight response dimostra che la reazione del nostro corpo allo stress è, prima di tutto, funzionale, sia il nostro corpo che la psiche collaborano per risolvere una situazione difficile. In particolare l’amigdala agisce sull’ipotalamo che a sua volta influisce sull’ipofisi e questi meccanismi portano alla produzione di ormoni che ci preparano per l’azione. L’adrenalina e il cortisolo, in particolare, vengono rilasciati nel flusso sanguigno e fanno aumentare il tono muscolare per preparare il corpo all’azione fisica, si verifica un aumento della frequenza cardiaca in modo che il sangue scorra più rapidamente in tutto i tessuti, il ritmo della respirazione incrementa la quantità di ossigeno disponibile, e migliora anche le capacità di concentrazione per poter pianificare e pensare velocemente ad un modo per risolvere quella determinata situazione. Insomma, lo stress può anche essere considerato uno dei modi in cui il corpo si protegge, ed è in tal senso che assume una valenza positiva.


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I problemi compaiono invece quando le manifestazioni di stress e rabbia diventano troppo frequenti e continuative, allora si rischia che si verifichino conseguenze stabili per il nostro corpo, quali innalzamento della pressione, aumento di zuccheri nel sangue e indebolimento del sistema immunitario.

Secondo alcuni studi, la facilità ad arrabbiarsi avrebbe un’origine genetica o comunque deriverebbe da un background familiare. Coloro che cedono facilmente all’ira di solito, infatti, provengono da famiglie che sono meno abili nella comunicazione emotiva.

Anche l’espressione di questo sentimento sarebbe determinata dall’incidenza della famiglia di origine, in quanto è stato notato che la rabbia viene spesso espressa per mezzo di comportamenti appresi dai genitori. Questa tuttavia rappresenta una buona notizia, perché può significare che, come li abbiamo acquisiti, allo stesso modo possiamo disimparare e sostituire tali comportamenti con modelli più sani di affrontare le situazioni.

Per gestire le arrabbiature in modo intelligente dobbiamo quindi, in primo luogo, imparare a riconoscere le reazioni del nostro corpo al fight-or-fligh. Saper individuare i sintomi fisici di un determinato stato d’animo ci aiuta a contestualizzare e ci stimola a riprendere il controllo. Riconoscere una situazione è, infatti, il primo passo per imparare a controllarla.

Poi dobbiamo provare e imparare a ritrovare la calma, cercando di vivere lo stress come una situazione temporanea. Possiamo utilizzare alcune tecniche di rilassamento o decidere di praticare uno sport.

Se capiamo che la causa del nostro stress sono i numerosi impegni e attività che si sovrappongono, dobbiamo costringerci a dire di no e cercare di ricavare uno spazio libero per noi stessi e per la nostra famiglia.

Sia che stiamo per diventare genitori, o che abbiamo già uno o più bambini, il tempo sembra comunque non bastare mai, dovremmo tutti imparare a rendere i pochi momenti trascorsi insieme ai nostri cari tempo di qualità, saremmo tutti più sereni e sani.