Gonfiore nelle parti intime durante la gravidanza: è normale?

Come sappiamo la gravidanza comporta una serie di modifiche correlate agli ingenti cambiamenti ormonali. Queste variazioni riguardano a 360 gradi la donna. Il sistema cardio-circolatorio, l’apparato urinario, quello respiratorio, endocrino e l’incremento ponderale dipendono inevitabilmente da questo nuovo “status fisiologico”.

Ovviamente, anche e soprattutto gli organi genitali (interni ed esterni) non possono non subire dei processi di differenziamento. Basta pensare all’incremento di volume dell’utero o all’aumento evidente del seno (preparato al processo dell’ allattamento).

Molto particolare è la condizione evidenziata da moltissime donne e riguarda esattamente il “gonfiore” dei genitali esterni, che spesso si associa ad una “colorazione” più scura ed evidente degli stessi.

Più tecnicamente si potrebbe parlare di genitali esterni edematosi e cianotici. Qualcosa di allarmante? Assolutamente no!

Tutte queste situazioni dipendono precisamente dagli ormoni (in questo caso gli estrogeni) e dall’incrementata vascolarizzazione, che predispone a questo normalissimo gonfiore e a questa colorazione (o iperpigmentazione) della regione vulvare.

Gli estrogeni, inoltre, fanno in modo che si presenti un ispessimento vaginale con correlato incremento della sua elasticità. Il Ph della vagina, tendenzialmente acido, continua a ridursi e l’ effetto degli estrogeni comporta un aumento della temperatura locale.

Inoltre, il gonfiore precedentemente descritto si associa spesso ad un prurito, a causa della crescente vascolarizzazione, per questo motivo è sempre auspicabile l’utilizzo di capi intimi in cotone e che facilitino la traspirazione.

Dei genitali altamente edematosi predispongono (soprattutto la regione vaginale) a condizioni di fragilità e sanguinamento, che potrebbe presentarsi soprattutto in seguito al parto, nel momento della sutura di eventuali lacerazioni o episiotomia.

In tutti i casi, condizioni infettive (come quelle di una Candidosi) potrebbero provocare una forma di edematosi naturalmente patologica e da essere sottoposta allo studio e all’ interesse del clinico. La Candidosi, in questo caso, potrebbe provocare un prurito percepito come insistente e fastidioso.