Per i bambini il gioco non è un semplice passatempo ma un’attività vera e propria che rappresenta il loro lavoro. Attraverso il gioco i piccoli imparano tante cose e perciò crescono. Ecco quindi che il gioco non è da considerarsi un’attività marginale ma anzi una delle più importanti della loro giornata.
Il termine gioco deriva dal latino ludos, da cui la parola attività ludica. Il momento del gioco è presente nella vita del bambino anche nei tempi più remoti, in quanto rappresenta per i piccoli un momento fondamentale per lo sviluppo delle loro capacità cognitive e relazionali.
I bambini attraverso il gioco hanno modo di imparare come funzionano le cose, ad avere fiducia nelle proprie capacità e ad essere perseveranti. Il gioco rende i bambini sempre più consapevoli del mondo che li circonda, e li aiuta a relazionarsi con i propri coetanei e gli adulti che prendono parte all’attività ludica.
I genitori sanno bene l’importanza dei giochi ma spesso commettono l’errore di acquistare una quantità esagerata di giochi per poi scoprire che il bambino presta più attenzione agli oggetti di uso comune: cellulari, tablet, computer, per non parlare degli utensili della cucina. I bambini mostrano una grande attenzione per gli oggetti che ci vedono sempre tra le mani e perciò non andrebbe fatto lo sbaglio di riempire oltremodo un bambino di giochi che spesso non verranno nemmeno guardati.
I genitori è bene che qualche volta partecipino alle attività di gioco dei bambini, raccomandano gli esperti, ma senza esagerare. Un genitore deve rimanere tale, e non trasformarsi in un amico del figlio! I compagni principali dei giochi dei bambini devono essere altri bambini, e non i genitori o dei videogiochi. Certo che ogni tanto il gioco con i genitori, così come quello con la play station, è consentito, ma rimanendo entro certi limiti.
Giocare è per i bambini una cosa seria, un momento di grande socializzazione nel quale ha modo di conoscersi, di scaricare la propria istintualità ed emotività. Nel gioco il bambino incrementa le proprie potenzialità intellettive, affettive e relazionali. Il piccolo sviluppa l’intera personalità, favorendo, a seconda dell’età, lo sviluppo affettivo, cognitivo e sociale.
Tutti i documenti internazionali affermano il diritto del bambino al gioco, proclamato come bisogno vitale dell‘infanzia per garantire al piccolo il pieno sviluppo psico-fisico e sociale. Non resta che augurarsi che a queste affermazioni faccia seguito un impegno sociale e politico per la creazione di spazi e infrastrutture il più possibile adeguate alle esigenze ludiche dei bambini!