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Gestosi come prevenirla? Con l’aspirina

Gestosi

La gestosi, oggi meglio conosciuta come preeclampsia, è una delle patologie col più alto tasso di mortalità materna e perinatale; fortunatamente l’incidenza è al 3-5%, relativamente bassa ma comunque da monitorare con cautela. Essa è una malattia tipica della gravidanza, che inizia come un disordine ipertensivo, che poi porta con sé la presenza di proteine nelle urine, cefalea, visione offuscata, dolore addominale ed edemi. Ben presto i sintomi materni, se non trattati, possono compromettere lo sviluppo e la salute del feto.

Gestosi e aspirina

L’assunzione di aspirina in gravidanza è fondamentale per prevenire la gestosi e le complicanze a essa connesse. A suggerirlo è uno studio, recentemente pubblicato sul “New England Journal of Medicine”; esso dimostra che l’acido acetilsalicilico, a basse dosi, è utile sia per le donne sane che per quelle che presentano più di un fattore di rischio.

La preeclampsia compare solitamente dopo le 20 settimane di gestazione, e inizia come un aumento repentino e improvviso della pressione arteriosa; è essa segue un incremento, non fisiologico, della concentrazione di proteine nelle urine.

Le complicanze della preeclampsia (gestosi) sono temute, e riguardano il distacco di placenta, l’insufficienza renale acuta, l’edema polmonare, l’emorragia cerebrale e le convulsioni (eclampsia). In passato era già stato dimostrato come l’aspirina a basso dosaggio fosse efficace per prevenire l’insorgenza di preeclampsia nelle donne sane.

Effetti sulle donne con fattori di rischio: lo studio

Effetti sulle donne con fattori di rischio: lo studio

Gli studiosi del King’s College Hospital (Londra) hanno indagato gli effetti dell’aspirina su donne considerate ad alto rischio di sviluppare preeclampsia. Il trial clinico, in doppio cieco, ha esaminato un campione di 1.620 donne, di 13 reparti di Ostetricia tra Regno Unito, Spagna, Italia, Belgio, Grecia e Israele. Il campione è stato diviso, a random, in due gruppi: il primo ha avuto un trattamento con 150 mg di aspirina al giorno dalle 11-14 settimane di gravidanza, fino alla 36; invece, il secondo ha ricevuto un placebo.


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In coloro che erano state trattate con aspirina, i casi di preeclampsia sono stati l’1.6% (13), mentre nel gruppo di controllo il 4.3% (35). Infine, non sono state evidenziate differenze degne di nota per quanto concerne complicanze o effetti collaterali.