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Gestosi in gravidanza, perché è pericolosa: sintomi, cause e prevenzione

Gestosi in gravidanza: un pericolo reale

Con l’ingresso nel terzo trimestre di gravidanza si intensificano i controlli di peso, pressione ed esami delle urine. Ciò che si vuole monitorare, è che alcuni importanti parametri di mantengano entro i livelli accettabili, e che non ci sia il rischio che si sviluppino patologie legate alla gravidanza. Una di queste è la gestosi, chiamata anche preeclamsia, un disturbo che si può manifestare solo in questo periodo, e che può costituire un grave rischio per mamma e bambino. La gestosi in gravidanza si manifesta con un aumento della pressione arteriosa, e dei livelli delle proteine nelle urine, e simboleggia un malfunzionamento della placenta. Il verificarsi di questa malattia può portare alla morte della madre e del feto. Per questo è importante monitorare i parametri correlati e porvi rimedio con tempestività. Ecco tutto quello che c’è da sapere sulla gestosi o preeclamsia in gravidanza.

Gravidanza: cause della gestosi

Ancora non si sa esattamente cosa provochi la gestosi gravidica, ma è certo che questa malattia, in natura, si verifica solo nell’uomo. Probabilmente, le cause sono riscontrabili in fenomeni infiammatori o immunitari che portano ad un malfunzionamento della placenta, organo vitale per la respirazione e l’alimentazione del feto. È sicuro, però, che esistono dei fattori di rischio che possono aumentare le probabilità che possa insorgere la malattia. In primo luogo, sembra che dopo aver sofferto di gestosi, la preeclamsia possa ripresentarsi nel corso di una seconda gravidanza. Anche una madre in sovrappeso potrebbe riscontrare problematiche di questo tipo (ecco il perchè dei controlli del peso). Generalmente, lo stato di salute della madre in sè costituisce un fattore di rischio. La presenza di ipertensione e diabete accentua le probabilità che si verifichi gestosi in gravidanza. Le casistiche si verificano soprattutto nelle gravidanze avviate con procedure di procreazione medicalmente assistita.
In basso un video con un approfondimento sulla gestosi in gravidanza.

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Preeclamsia sintomi: la pressione e l’esame delle urine

In molti casi, quando viene diagnosticata la gestosi gravidica, non si sono ancora verificati sintomi preoccupanti. Questo accade perchè oggi si pone molta attenzione alla prevenzione attraverso controlli periodici. Durante i controlli, quello che insospettisce i medici è la pressione arteriosa alta, ovvero quando supera i 90 di minima e i 140 di massima ed una concentrazione di proteine nelle urine in quantità superiori ai 290 mg/l. Per questo motivo la pressione alta in gravidanza è un segnale che mette in allerta il personale medico. Se la patologia non è individuata con tempestività, la madre potrebbe accusare sintomi molto pesanti, come convulsioni, vista disturbata e perdite di coscienza. Il decorso della malattia è impietoso, e porta alla morte della madre, e di conseguenza, anche del feto, se non è abbastanza forte per sopravvivere fuori dall’utero. La gestosi in gravidanza è ancora la maggiore causa di morte materna. Nel video, una spiegazione dei sintomi da tenere sotto controllo.

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Sintomi di gestosi in gravidanza: mani e piedi gonfi

Durante la gravidanza è normale riscontrare del gonfiore, in particolare se localizzato negli arti inferiori. Questo accade a causa dei cambiamenti ormonali e biochimici che in questo periodo hanno luogo nel corpo. L’azione del progesterone, in particolare, un ormone molto presente in gravidanza, agisce dilatando i vasi sanguigni, agevolando la formazione di edemi, ovvero del gonfiore localizzato dovuto all’accumulo di liquidi.  È preoccupante, invece, quando i fenomeni di gonfiore sono persistenti, si verificano su mani, piedi e volto, e sono associati ad alti livelli di pressione e proteine nelle urine. In questo caso potrebbero essere un segnale della presenza di preeclamsia.

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Conseguenze della gestosi sul bambino

Se la madre sviluppa la gestosi in gravidanza, il feto può risentirne in molti modi. In primo luogo, a causa del cattivo funzionamento della placenta, potrebbe non arrivare abbastanza ossigeno al cervello, provocando danni permanenti. Anche a causa di questo, la crescita del bambino potrebbe subire un rallentamento. Le conseguenze più gravi a cui può andare incontro il feto sono legate ad una nascita prematura, poichè la patologia potrebbe manifestarsi a partire dalle 20 settimane di gestazione, o ad una possibile morte intrauterina causata dal mancato apporto di ossigeno. Per questo, appena viene appurata l’insorgenza della malattia, il personale medico interviene anticipando il parto.

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Gestosi in gravidanza: si può trattare?

Abbiamo visto come la gestosi, o preeclamsia, disturbo tipico dell’ultimo trimestre di gravidanza, sia pericoloso, e possa portare alla morte materna. Ma una volta diagnosticata questa patologia, si può curare? Purtroppo, la gestosi, essendo provocata da un malfunzionamento della placenta, è trattabile solo anticipando il parto, avendo, così, l’espulsione della placenta. Il proseguimento della gravidanza non è mai contemplato, poichè è molto pericoloso per la madre ma soprattutto per il feto, che non riceve abbastanza ossigeno dalla placenta.

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Dieta per la gestosi in gravidanza: cosa mangiare

Non è ancora perfettamente chiaro come si sviluppi la gestosi in gravidanza. Quello che sappiamo, però, è che il sovrappeso costituisce un fattore di rischio che aumenta la probabilità di una sua incidenza. Per questo in gravidanza è così importante curare l’alimentazione, seguendo una dieta povera di sale e di tutti quegli alimenti che aiutano a mantenere la pressione sotto controllo. E allora, cosa mangiare per prevenire la gestosi in gravidanza? E’ importante scegliere alimenti ricchi di proteine, ma magri e capaci di apportare sostanze preziose. Da privilegiare, per questo sono il pesce e i cibi ricchi di calcio e vitamine. Sempre per massimizzare l’apporto di vitamine, è bene consumare molta frutta e verdura.

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