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Gatti e neonati: cosa c’è da sapere

Mia nonna ha un gatto, si chiama Minù, un bel felino nero, l’animale più casalingo e abitudinario che abbia mai visto. Quando porto Francesco a trovare la sua bisnonna, per Minù è una vera tragedia: praticamente appena vede mio figlio corre a nascondersi, rifiuta qualsiasi tipo di rapporto con lui e lo guarda a debita distanza finché non andiamo via. Figuriamoci, dunque, cosa succede all’arrivo di un bebè in una casa dove fino a quel momento il re indiscusso è stato il micio.

Ironia a parte, per un gatto la nascita di un bebè può essere davvero sconvolgente, la sua vita è destinata a cambiare radicalmente rispetto a quando era lui il re indiscusso della casa. All’improvviso arrivano odori e suoni mai sentiti prima, per non parlare di coccole e attenzioni che, se fino al giorno prima erano di sua proprietà esclusiva, adesso potrebbero latitare, soprattutto all’inizio della nuova convivenza.

Come rimediare a tutto ciò e fare in modo che micio e bimbo diventino presto amici (sapete che ci sono 5 razze di gatti più adatte ai bambini?)?

Il primo consiglio è di preparare il felino al lieto evento prima che avvenga davvero. Un po’ come quando si prepara il fratello maggiore all’arrivo del secondogenito. Per esempio è una buona idea far ascoltare al micetto cd con pianti, vagiti e risatine dei bimbi in modo che le sue orecchie inizino ad abituarsi alla nuova musica.

Stessa cosa on oggetti sconosciuti al gatto, tipo la carrozzina, il fasciatoio e il lettino che diventeranno parte integrante della casa. Sempre, ovviamente, rispettando gli spazi del gatto che non deve vedersi all’improvviso relegato in un angolino ma, al contrario, avere le comodità di un tempo. Naturalmente con le necessarie e opportune modifiche.

Quando, poi, la nuova convivenza prende il via, anche in questo caso bisogna evitare di far ingelosire il nostro micetto. Non rimproveriamolo davanti al bebè e non gli proibiamo di avvicinarsi a lui, ovviamente con tutte le precauzioni del caso.

Man mano che nostro figlio cresce è fondamentale insegnargli a rispettare il gatto e a non strapazzarlo come fosse un peluche. Niente tiratine di coda o peli strappati, ma carezze caute e non imposte. Inutile dire che il rapporto tra bimbo e felino deve essere sempre supervisionato dagli adulti per evitare spiacevoli incidenti.

Ultima cosa: non è detto che il bimbo che nasce sarà necessariamente allergico al pelo del gatto. Dunque, non facciamoci prendere da inutili ansie e aspettiamo di verificare se davvero sarà così. Soltanto allora decideremo il modo migliore per organizzarsi ad affrontare questa nuova situazione.