Si stima che quasi la metà delle future mamme vada incontro, nell’arco dell’intera gestazione, a problemi vascolari agli arti inferiori (presenza di gambe e piedi gonfi e varici). Quasi sempre i disturbi, le cui cause sono ascrivibili al periodo di gestazione durante il quale si manifestano, svaniscono una volta espletato il parto.
Il quadro clinico, nei soggetti predisposti, è generalmente caratterizzato da:
-capillari dilatati, di colore viola o blu;
–vene varicose in rilievo in gravidanza;
–gonfiori, generalmente serali, localizzati in particolare ai polpacci e alle caviglie;
-crampi muscolari notturni.
Scopriamo insieme le cause alla base della gamba e piede gonfio e dolorante durante i tre trimestri di gravidanza.
Primo trimestre: la maggior parte dei casi di varici si verificano durante il primo trimestre di gravidanza. A causare tale fenomeno sono gli ormoni della gravidanza, estrogeni e progesterone che, in maggior quantità durante la gestazione, determinano la dilatazione dei vasi e la riduzione della loro elasticità. Ciò causa una difficoltà di risalita del sangue dagli arti inferiori al cuore.
Secondo trimestre: durante il secondo trimestre di gravidanza, il quadro del primo trimestre si accentua a causa dell’aumentato volume plasmatico che sottopone ad ulteriore sformo le vene.
Terzo trimestre: si può inoltre intuire che, il quadro già sfavorevole dei precedenti trimestri, peggiori ulteriormente durante l’ultimo poiché il peso del feto e dell’utero gravido incide sfavorevolmente sul ritorno venoso a causa della compressione delle vene iliache del bacino. Il risultato sarà la presenza di gambe e piedi gonfi oltre che vasi visibili sugli stessi.
La ritenzione idrica è uno dei sintomi più comuni della gestazione. Essa è causata dai già descritti fattori (aumento di peso e volume dell’utero,modifiche ormonali e cambiamenti nella circolazione sanguigna).
Il gonfiore in gravidanza, sebbene colpisca in maggior misura le gambe, interessa anche la mano e il viso.
Come combattere e risolvere l’edema? Come sgonfiare le gambe?
Il problema delle gambe gonfie per la ritenzione idrica può essere alleviato attraverso:
-una passeggiata quotidiana mattutina;
-tenere all’insù le gambe contro una superficie verticale;
-sdraiarsi su un tappeto e fare la “pedalata” con le gambe;
-la sera può essere utile massaggiare le gambe con movimenti lenti e leggeri, partendo dalla caviglia fino al polpaccio per arrivare alla coscia, magari associando il massaggio ad una crema consigliata dal proprio medico di fiducia.
Il problema del piede gonfio e dolorante in gravidanza rappresenta una conseguenza fisiologica della gestazione, soprattutto nell’ultimo trimestre. Il gonfiore delle caviglie e dei piedi riflette l’aumentata imbibizione (accumulo di liquidi) dei tessuti e si manifesta in modo del particolare: la cute appare stirata, lucida e gonfia.
Per valutare la gravità della ritenzione idrica in gravidanza, è possibile effettuare un semplice test. La pelle di una persona con una forte ritenzione idrica, se premuta con un dito, forma una concavità, molto simile a un buco, che scompare nel giro di qualche secondo/minuto. La profondità del buco e il tempo di scomparsa saranno indicatore del grado di ritenzione.