foto fumo in gravidanza

Fumare in gravidanza: l’allarme dei medici e i metodi per smettere

Fumo in gravidanza: perchè è da evitare

Gli specialisti sono tutti d’accordo nell’affermare che il fumo fa male, e in gravidanza ancora di più. Il primo consiglio che il ginecologo dà in genere alle donne che sono in cerca di un figlio, o che hanno appena iniziato la dolce attesa, è quello di smettere di fumare e di bere alcolici. Il fumo in gravidanza, e non solo nei nove mesi, è dannoso per la mamma e per il bambino. Per questo i medici continuano a raccomandare di evitare le sigarette nei nove mesi o comunque ridurle il più possibile. I rischi per il bambino sono comunque numerosi e accertati dalla ricerca. Anche durante l’allattamento è sconsigliato fumare proprio perchè le sostanze nocive passano nel latte materno e di conseguenza al neonato. La scelta di smettere di fumare è perciò il primo atto d’amore che la futura mamma compie per il piccolo che porta in grembo. Ma quante sigarette si possono fumare in gravidanza? E soprattutto quali sono i metodi per dire addio definitivamente alle sigarette?

Fumare in gravidanza: i rischi per il bambino

La dipendenza dal fumo in gravidanza diventa un problema da non sottovalutare. Non solo è messa a rischio la salute della mamma ma del feto. Durante i nove mesi infatti sono diversi i rischi per il bambino se la futura mamma continua a fumare. Quali sono i problemi che il fumo in gravidanza può causare alla nuova vita che si sta formando?

  • Rischio di parto prematuro. È stato dimostrato che la possibilità di un parto pretermine aumenta del 6,7% nel caso di donne che fumano in gravidanza.
  • Rischio di aborto spontaneo e di gravidanza extrauterina. Fumare in gravidanza può causare l’interruzione della gestazione e addirittura aumenterebbe il rischio di una gravidanza al di fuori dell’utero, chiamata extrauterina o tubarica. Inoltre nelle donne fumatrici anche il concepimento più essere più difficoltoso.
  • Rischio di morte fetale e in culla. Il fumo aumenterebbe la possibilità nelle donne in dolce attesa di distacco di placenta e di morte del feto. Inoltre gli studi hanno dimostrato che fumare in gravidanza potrebbe essere una delle cause di molte morti bianche di neonati nei primi mesi di vita.
  • Rischio di malformazioni e disturbi nella crescita. Durante la gravidanza, nel caso in cui la madre sia una fumatrice, le sostanze nocive delle sigarette passano direttamente al feto attraverso la placenta e questo può avere delle ripercussioni nello sviluppo del piccolo. Gli organi del bambino infatti sono in fase di formazione e il rischio è quello di malformazioni, come ad esempio il labbro leporino (che raddoppia se la mamma fuma). Inoltre i bambini nati da donne fumatrici rischiano un peso inferiore alla nascita a causa di un disturbo nella crescita causato dalle sostanze nocive presenti nelle sigarette.

Leggi anche: Fumare in gravidanza aumenta disturbi udito nel nascituro

fumo gravidanza

Fumo in gravidanza: i rischi per il bambino dopo la nascita

Oltre al rischio di malformazioni, di parto pretermine, di aborto spontaneo o di una gravidanza extrauterina, il fumo può avere delle ripercussioni sul neonato anche dopo il parto. Le conseguenze sul bambino delle sostanze contenute nelle sigarette e acquisite durante i nove mesi possono infatti portare a:

  • infezioni: spesso i bambini nati da mamme fumatrici rischiano di essere sottopeso alla nascita e questo può portarli ad essere più soggetti a contrarre infezioni durante le prime settimane di vita;
  • coliche: donne che nei nove mesi hanno fumato un numero elevato di sigarette, secondo uno studio olandese, hanno riscontrato maggiori problemi di mal di pancia nel neonato nei primi mesi di vita;
  • problemi respiratori: asma, allergie, otite sono disturbi che colpiscono con maggior frequenza i bambini di donne che in gravidanza fumavano;
  • sviluppo di tumori: il fumo passivo aumenta il rischio di sviluppo di tumori nei bambini con genitori fumatori;
  • disturbi del comportamento: uno studio tedesco ha evidenziato che, nei bambini che vivono in un ambiente di fumatori, aumenterebbe il rischio di iperattività, disturbi dell’attenzione e caratteriali.

Leggi anche: Fumare in gravidanza raddoppia il rischio di morte del figlio nel primo anno

fumo in gravidanza

Gravidanza: quante sigarette si possono fumare

La domanda che molte donne che fumano in gravidanza si pongono è: quante sigarette si possono fumare al giorno? Gli esperti sono tutti d’accordo sul fatto che in gravidanza, e preferibilmente anche nei mesi precedenti al concepimento, la donna dovrebbe astenersi dal fumo. Come sottolineato dal Professore Ernesto Falcidia, il cui approfondimento sul fumo in gravidanza è visibile nel video in basso, anche una riduzione nel numero di sigarette consumate al giorno è benefico per il feto e per il suo sviluppo. Resta il fatto che l’interruzione totale del fumo in gravidanza è sempre consigliato dai ginecologi per evitare rischi al bambino.

Leggi anche: Gli abiti impregnati di sigaretta fanno male ai bambini come il fumo passivo

Allattamento: perchè è importante non fumare

Un ambiente sano è fondamentale per la crescita e il corretto sviluppo di un neonato. Il fumo, dannosissimo durante la gravidanza, ha effetti negativi anche dopo il parto sul bambino. Durante l’allattamento la nicotina contenuta nelle sigarette passa infatti nel latte materno e di conseguenza al neonato. Il fumo inoltre ridurrebbe la produzione di latte materno, secondo alcuni studi, inoltre, nel caso in cui la mamma non riesca a smettere di fumare, è sempre raccomandato far passare del tempo tra il consumo di una sigaretta e la poppata, in modo da diluire la concentrazione di nicotina. Non è da sottovalutare il fatto che spesso, un ambiente in cui i genitori fumano, può portare il neonato a contatto con le sostanze nocive contenute nelle sigarette. Il fumo passivo ha delle ripercussioni nei più piccoli, provocando problemi polmonari, e aumentando il rischio della sindrome della morte in culla (SIDS). Il consiglio è quindi quello, oltre che di smettere di fumare, di non farlo mai vicino ai bambini e preferire sempre ambienti all’aperto.
In basso un video con un approfondimento sul fumo in gravidanza e su quello passivo.

Leggi anche: Fumare in allattamento cosa comporta

Gravidanza: come smettere di fumare

Smettere di fumare può non essere un’impresa facile, ma durante la gravidanza la futura mamma ha sicuramente una motivazione in più per troncare la dipendenza da sigarette. Pensare al bene del bambino è sicuramente lo stimolo più importante per smettere di fumare in gravidanza. Esistono tuttavia dei centri antifumo specializzati appunto per aiutare i fumatori a dire addio alla sigaretta, in grado di fornire un aiuto a livello psicologico importante. Nei casi in cui questo supporto non sia sufficiente ad aiutare la mamma a interrompere la dipendenza da sigarette, come affermato dalla Dottoressa Simonetta Rapetti, esistono dei dispositivi nicotina derivati come le gomme da masticare, gli spray i cerotti. Si tratta di sistemi che hanno meno rischi per la salute rispetto al fumo ma la cui assunzione va effettuata sempre su consiglio del medico curante.
In basso un video con un approfondimento sul fumo in gravidanza e sui metodi per smettere di fumare.

Leggi anche: Bambini a rischio malattie cardiovascolari anche se i genitori fumano in loro assenza. I danni del “fumo di terza mano”.