frasi sulla scuola

Frasi sulla scuola: 131 poesie, immagini, video e frasi sull’educazione, la cultura e la scuola

Buon anno scolastico: frasi

Il mese di settembre simboleggia la fine dell’estate e, soprattutto per i ragazzi, il rientro a scuola.
Molti di loro aspettano con ansia questo giorno, altri vorrebbero non arrivasse mai, ma tutti riconoscono l’importanza della scuola nella vita di ognuno di noi.
Un’importanza che riconosciamo soprattutto in età adulta, quando amiamo ripetere frasi sull’educazione e l’istruzione.
Vediamo allora come alleggerire il rientro tra i banchi con delle belle frasi sull’insegnamento, sulla cultura, sulla classe, con battute divertenti, poesie, immagini, video e aforismi celebri.
Ecco una bella selezione di frasi sulla scuola.

Aforismi sulla scuola

In questa prima sezione alcuni dei più celebri aforismi sulla scuola, con frasi sullo studio e l’importanza che da esso si ricava e, soprattutto, frasi sulla cultura, parte fondamentale della vita di ognuno di noi.

Colui che apre una porta di una scuola, chiude una prigione.
(V. Hugo)

Cos’è la cosa più importante che uno impara a scuola? L’autostima, l’appoggio e l’amicizia.
(T. T. Williams)

Costa meno caro aiutare un giovane a costruirsi che aiutare un adulto a ripararsi.
(Anonimo)

Da dove cominciare a cambiare le cose, se non da una migliore qualità della scuola?
(J. Elkann)

Il mondo può essere salvato solo dal soffio della scuola.
(Talmud)

Il vero oggetto della formazione è quello di mettere un uomo nella condizione di porre continue domande.
(M. Creighton)

L’obiettivo principale della scuola è quello di creare uomini che sono capaci di fare cose nuove, e non semplicemente ripetere quello che altre generazioni hanno fatto.
(J. Piaget)

La conoscenza che viene acquisita con l’obbligo non fa presa nella mente. Quindi non usate l’obbligo, ma lasciate che la prima educazione sia una sorta di divertimento; questo vi metterà maggiormente in grado di trovare l’inclinazione naturale del bambino.
(Platone)

La mia idea di scuola è quello di turbare le menti dei giovani e infiammare il loro intelletto.
(R. M. Hutchins)

La ragione principale per andare a scuola è quello di imparare, per il resto della vita, che c’è un libro per tutto.
(R. Frost)

La scuola dava peso a chi non ne aveva, faceva uguaglianza. Non aboliva la miseria, però tra le sue mura permetteva il pari. Il dispari cominciava fuori.
(E. De Luca)

La scuola è il nostro passaporto per il futuro, poiché il domani appartiene a coloro che oggi si preparano ad affrontarlo.
(Malcom X)

La scuola è l’ingresso alla vita della ragione.
(J. Bruner)

La scuola non serve a imparare il latino o le date, ma l’amore per la ricerca della verità e di ciò che è giusto. Per questo fa paura.
(Anonimo)

La vista di una scuola elementare mi riempie di gioia e di slancio verso il futuro. E’ come guardare un campo di grano. E il grano è ancora erba, e poi diventerà spiga, e poi farina, e poi pane.
(F. Caramagna)

Le menti creative riescono a sopravvivere anche ai peggiori sistemi educativi.
(A. Freud)

Lo scopo della scuola è quello di formare i giovani a educare se stessi per tutta la vita.
(R. M. Hutchins)

Lo scopo della scuola è quello di trasformare gli specchi in finestre.
(S. J. Harris)

Mi piace un insegnante che ti dà qualcosa da pensare da portare a casa oltre ai consueti compiti.
(L. Tomlin)

Non basta mandare i figli a scuola, bisogna accompagnarli sulla via degli studi, bisogna costruire giorno per giorno in essi la consapevolezza che a scuola si va non per conquistare un titolo, ma per prepararsi alla vita.
(G. Leone)

Perché la società dovrebbe sentirsi responsabile solo per l’educazione dei figli, e non per l’educazione di tutti gli adulti di ogni età?
(E. Fromm)

Possibile che a 16 anni sei convinto che la vita sia la scuola e la scuola sia la vita? Che l’inferno siano i prof. e il paradiso i giorni di vacanza? Che i voti siano il giudizio universale? È possibile che a 16 anni il mondo abbia il diametro del cortile della scuola?
(A. D’Avenia)

Quando avevo cinque anni, mia madre mi ripeteva sempre che la felicità è la chiave della vita. Quando andai a scuola mi domandarono come volessi essere da grande. Io scrissi: felice. Mi dissero che non avevo capito il compito, e io dissi loro che non avevano capito la vita.
(J. Lennon)

Quello che vogliamo è vedere il ragazzo alla ricerca della conoscenza, e non la conoscenza alla ricerca del ragazzo.
(G. B. Shaw)

Scopo della scuola è quello di sostituire una mente vuota con una aperta.
(M. S. Forbes)

Sono convinto che quel che ci impongono di imparare a scuola venga dimenticato nel giro di un paio d’anni. Ma ogni cosa che impari per placare la tua sete non la dimentichi mai.
(W. Herzog)

Tutto il male che si dice della scuola fa dimenticare il numero di bambini che ha salvato dalle tare, dai pregiudizi, dall’ottusità, dall’ignoranza, dalla stupidità, dalla cupidigia, dall’immobilità o dal fatalismo delle famiglie.
(D. Pennac)

Trasformare i sudditi in cittadini è miracolo che solo la scuola può compiere
(P. Calamandrei)

Un buon insegnante colpisce per l’eternità; non può mai dire dove la sua influenza si ferma.
(H. B. Adams)

Una buona testa e un buon cuore sono una combinazione formidabile. Ma quando ci aggiungi una lingua o una penna colta, allora hai davvero qualcosa di speciale.
(N. Mandela)

frasi sulla cultura
La cultura è l’unica droga che crea indipendenza.

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Frasi sulla scuola di Maria Montessori

Maria Montessori, famosa per il metodo educativo che da lei prende il nome, è stata una delle più famose educatrici italiane, nonché una delle prime donne a laurearsi in medicina.
Suoi sono tantissimi aforismi sulla scuola e sull’apprendimento dell’alunno.
Alcune delle frasi belle sulla scuola che conosciamo sono le sue.
Vediamo allora le migliori frasi sulla scuola di Montessori.

Aiutiamoli a fare da soli.

Il bambino è una sorgente d’amore; quando lo si tocca, si tocca l’amore.

Il gioco è il lavoro del bambino.

Il più grande segno di successo per un insegnante è poter dire: i bambini stanno lavorando come se io non esistessi.

Insegnare i dettagli significa portare confusione. Stabilire i rapporti tra le cose significa dare conoscenza.

L’adulto deve dare e fare quel tanto che è necessario affinché il bambino possa utilmente agire da solo: se fa meno del necessario, il bambino non può agire utilmente; se l’adulto fa più del necessario, e perciò si impone o si sostituisce al bambino, spegne i suoi impulsi fattivi.

L’educazione comincia dalla nascita.

La prima idea che il bambino deve apprendere, per poter essere attivamente disciplinato, è quella della differenza tra bene e male; e il compito dell’educatore sta nell’accertarsi che il bambino non confonda il bene con l’immobilità e il male con l’attività.

La prima premessa per lo sviluppo del bambino è la concentrazione. Il bambino che si concentra è immensamente felice.

La scuola è quell’esilio in cui l’adulto tiene il bambino fin quando è capace di vivere nel mondo degli adulti senza dar fastidio.

La società dovrebbe prodigare ai bambini le cure più perfette e più sagge, per ricavarne maggior energia e maggiori possibilità per l’umanità futura.

Mai aiutare un bambino mentre sta svolgendo un compito nel quale sente di poter avere successo.

Per insegnare bisogna emozionare. Molti però pensano ancora che se ti diverti non impari.

Se si è imparato ad imparare allora si è fatti per imparare.

Tutto quanto è aiuto inutile, è impedimento allo sviluppo delle forze naturali.

Una prova della correttezza del nostro agire educativo è la felicità del bambino.

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Una prova della correttezza del nostro agire educativo è la felicità del bambino. (Maria Montessori)

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Frasi sulla scuola di Don Milani

Don Lorenzo Milani è stato un educatore italiano, presbitero, scrittore e docente, autore di tante frasi celebri sulla scuola.
Alcune le abbiamo sentite di continuo e le conosciamo bene. Si tratta di aforismi sulla cultura e sull’istruzione che portano a riflettere sull’importanza del sistema scolastico.
Vediamo allora le principali frasi sulla scuola di Don Milani.

A che serve avere le mani pulite se si tengono in tasca? Ecco, occupatele.

Avere il coraggio di dire ai giovani che essi sono tutti sovrani, per cui l’obbedienza non è ormai più una virtù, ma la più subdola delle tentazioni, che non credano di potersene far scudo né davanti agli uomini né a Dio, che bisogna che si sentano ognuno l’unico responsabile di tutto.

Con la parola alla gente non gli si fa nulla. Sul piano divino ci vuole la grazia e sul piano umano ci vuole l’esempio.

Dovevo insegnare come il cittadino reagisce all’ingiustizia. Come ha libertà di parola e di stampa. Come il cristiano reagisce anche al sacerdote e perfino al vescovo che erra. Come ognuno deve sentirsi responsabile di tutto.

Ho voluto più bene a voi (ndr ragazzi) che a Dio, ma ho speranza che lui non stia attento a queste sottigliezze e abbia scritto tutto al suo conto.

In quanto alla loro vita di giovani di domani, non posso dire ai miei ragazzi che l’unico modo di amare la legge è di obbedirla. Posso solo dir loro che essi dovranno tenere in tale onore le leggi degli uomini da osservarle quando sono giuste (cioè quando sono la forza del debole). Quando invece vedranno che non sono giuste (cioè quando non sanzionano il sopruso del forte) essi dovranno battersi perché siano cambiate.

Piuttosto mi piacerebbe dire una parola in più, ma non ai giudici, piuttosto ai maestri, ai genitori e ai ragazzi. Se cioè tutti quei begli argomenti sull’obiezione di coscienza si possano applicare anche dal ragazzo nei confronti dei genitori o del maestro.

Se si perde loro (i ragazzi più difficili) la scuola non è più scuola. É un ospedale che cura i sani e respinge i malati.

Spero che in tutto il mondo i miei colleghi preti e maestri d’ogni religione e d’ogni scuola insegneranno come me. Poi forse qualche generale troverà ugualmente il meschino che obbedisce e così non riusciremo a salvare l’umanità. Non è un motivo per non fare fino in fondo il nostro dovere di maestri. Se non potremo salvare l’umanità ci salveremo almeno l’anima.

Su una parete della nostra scuola c’è scritto grande “I CARE”. È il motto intraducibile dei giovaniamericani migliori: “me ne importa, mi sta a cuore”. È il contrario esatto del motto fascista “me ne frego”.

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Se si perdono i ragazzi più difficili la scuola non è più scuola. E’ un ospedale che cura i sani e respinge i malati. (Don Lorenzo Milani)

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Frasi sulla scuola di Gianni Rodari

Gianni Rodari, scrittore, pedagogista, giornalista e poeta, è stato uno dei principali letterati dell’infanzia, autore di molte frasi per la scuola e per l’insegnamento ai ragazzi.
Ci sono frasi sulla classe, sui bambini, sull’approccio degli insegnanti e così via.
Vediamo insieme una selezione delle migliori frasi sulla scuola di Gianni Rodari.

All’uscita del paese si dividevano tre strade:
una andava verso il mare, la seconda verso la città e la terza non andava in nessun posto.
Martino lo sapeva perché l’aveva chiesto un po’ a tutti e da tutti aveva avuto la stessa risposta:
-Quella strada lì? Non va in nessun posto! E’ inutile camminarci.
-E fin dove arriva?
-Non arriva da nessuna parte
-Ma allora perché l’hanno fatta?
-Ma non l’ha fatta nessuno, è sempre stata lì!
-Ma nessuno è mai andato a vedere?
-Oh sei una bella testa dura! Se ti diciamo che non c’è niente da vedere…
-Non potete saperlo se non ci siete stati mai.

Bisogna che il bambino faccia provvista di ottimismo per sfidare la vita.

Certi tesori esistono soltanto per chi batte per primo una strada nuova.

Con un po’ di esercizio è possibile prendere lezioni di ottimismo anche da Giacomo Leopardi.

L’immaginazione del bambino, stimolata a inventare parole, applicherà ai suoi strumenti su tutti i tratti dell’esperienza che sfideranno il suo intervento creativo. Le fiabe servono alla matematica come la matematica serve alle fiabe. Servono alla poesia, alla musica, all’utopia, all’impegno politico: insomma, all’uomo intero, e non solo al fantasticatore.

L’incontro decisivo tra i ragazzi e i libri avviene sui banchi di scuola. Se avviene in una situazione creativa, dove conta la vita e non l’esercizio, ne potrà sorgere quel gusto della lettura col quale non si nasce perché non è un istinto. Se avviene in una situazione burocratica, se il libro sarà mortificato a strumento di esercitazioni (copiature, riassunti, analisi grammaticale eccetera), soffocato dal meccanismo tradizionale: «interrogazione-giudizio», ne potrà nascere la tecnica nella lettura, ma non il gusto. I ragazzi sapranno leggere, ma leggeranno solo se obbligati.

La mente è una sola. La sua creatività va coltivata in tutte le direzioni.

Nelle nostre scuole, generalmente parlando, si ride troppo poco. L’idea che l’educazione della mente debba essere una cosa tetra è tra le più difficili da combattere.

Oggi come oggi il professor Guidoberto parla e scrive correntemente in duecentoquattordici lingue e dialetti della Terra, imparati, si sa, soltanto nei momenti di ozio. La sua barba è diventata grigia, e sotto il suo cappello non è rimasta che una ciocca striminzita. Ogni mattina egli corre al Museo e si immerge nel suo studio prediletto. Per lui il “cippo” è il cuore di Perugia, anzi, dell’Umbria, anzi, dell’Universo. Quando qualcuno ammira la sua cultura linguistica e si profonde in lodi al suo cospetto, Guidoberto fa un cenno seccato con la mano e risponde: – Non dica sciocchezze; sono ignorante quanto lei. Lo sa che in trent’anni non sono riuscito a imparare l’etrusco? Quello che non si sa ancora è sempre più importante di quello che si sa.

Sbagliando s’impara, è un vecchio proverbio. Il nuovo potrebbe essere che sbagliando s’inventa.

Se un bambino scrive nel suo quaderno «l’ago di Garda», ho la scelta tra correggere l’errore con un segnaccio rosso o blu, o seguirne l’ardito suggerimento e scrivere la storia e la geografia di questo «ago» importantissimo, segnato anche nella carta d’Italia. La Luna si specchierà sulla punta o nella cruna? Si pungerà il naso? […] Un «libbro» con due b sarà soltanto un libro più pesante degli altri, o un libro sbagliato, o un libro specialissimo?

Spegnere il televisore per far leggere un libro porta il bambino a odiare la lettura.

Vale la pena che un bambino impari piangendo quello che può imparare ridendo? Se si mettessero insieme le lagrime versate nei cinque continenti per colpa dell’ortografia, si otterrebbe una cascata da sfruttare per la produzione dell’energia elettrica. Ma io trovo che sarebbe un’energia troppo costosa. Gli errori sono necessari, utili come il pane e spesso anche belli: per esempio la torre di Pisa.

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Vorrei che tutti leggessero, non per diventare letterati o poeti, ma perché nessuno sia più schiavo. (Gianni Rodari)

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Frasi sulla scuola divertenti

Arriviamo ora alla parte preferita dai ragazzi, quella riguardante le battute sulla scuola, che i ragazzi amano fare e inviare a tutti o scriverle sui social e sui diari scolastici.
Si tratta di frasi per ragazzi che ironizzano sull’inizio della scuola e ridono con i propri compagni di un’istituzione che, in realtà, nel loro intimo riconoscono come fondamentale e senza la quale non potrebbero stare.
Ecco le migliori frasi divertenti sulla scuola.

A scuola ero il miglior ultimo della classe.
(M. Marchesi)

Amo l’amore, amo la vita, amo la scuola quando è finita.

Durante i miei nove anni alle scuole superiori non sono riuscito a insegnare niente ai miei professori.
(B. Brecht)

Io studio, tu studi, egli studia, noi studiamo, voi studiate, essi studiano. Che tempo è? Tempo perso!

La scuola è come la gravidanza: nove mesi di MAL DI PANCIA!!

La scuola è come un mappamondo:la giri e la rigiri, ma è sempre una palla!

La scuola sarebbe più bella se non ci fossero gli alunni.

Lo disse Dante, lo confermò Pilato che il compito in classe è sempre copiato.

Lo disse Dante sulla riva del Pò: maledetta la scuola e chi la inventò.

Lo studio è fatica, la fatica è sudore, il sudore ti fa ammalare, quindi è meglio non studiare.

-Mamma, lo sai che c’è mancato poco che oggi a scuola prendessi un bel 10?
-Perché caro, hai preso 9?
-No, ha preso 10 il mio compagno di banco.
(G. Bramieri)

Mio figlio è stato a casa da scuola tre giorni, la settimana scorsa. Il suo insegnante mi ha mandato una nota di ringraziamento.
(M. Berle)

Non russare quando i professori spiegano: potresti svegliare i tuoi compagni.

Scuola: sbadigliando si impara.

Se gli asini volassero, la scuola sarebbe un AEROPORTO!

Se la storia si ripete, a che serve studiare le date?

Se la vita è un giornale la scuola è un errore di stampa.

Se un giorno ti viene voglia di studiare, consulta un dottore, può essere grave.

Se vedi la scuola bruciare, non restare lì a guardare, prendi un fiammifero e va ad aiutare!

Sono uscito dal liceo dopo otto anni. Per buona condotta.
(P. Burini)

frasi divertenti sulla scuola
-Allora, com’è stato il tuo primo giorno? -Bellissimo!!! Abbiamo imparato i numeri e le letterine, abbiamo disegnato e giocato… -Stupendo! E domani che cosa farete? -Perché? Ci devo tornare?

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Frasi sulla scuola a distanza

In questo 2020 abbiamo imparato a conoscere un altro tipo di istruzione, quello dato dalla ormai celeberrima Didattica A Distanza.
Vediamo allora quali sono le principali frasi sull’istruzione in tempo di DAD, con citazioni sulla scuola e il nuovo metodo di insegnamento.
Ecco le principali frasi sulla scuola e il coronavirus.

Appurato che Luigi ha la connessione lenta, Laura non mi sente ma mi vede, Marco mi vede ma non mi sente, la mamma di Andrea è pronto per suggerire…possiamo iniziare?

Ci si aspetta che gli insegnanti ottengano risultati inimmaginabili con risorse inadeguate. Il vero miracolo è che spesso ci riescono.
(Anonimo)

Didattica a distanza…sarà l’unico anno in cui alla fine della scuola esulteranno più i genitori dei figli.
(M. Lo Pilato)

Meravigliosa la didattica a distanza, quella in cui ci metti il doppio del tempo a far capire metà delle cose a un quarto della classe.
(M. Cafiero)

Oggi si vive di pane e bacheca.
Me la riguardo da man fin a sera
E se vi metto una condivisione
Tosto controllo la presa visione
Ogni qualvolta è una vera emozione
Quando è segnata una videolezione
Ma soprattutto quand’è anticipata
A quel momento in cui indossi il pigiama
Babbo ma i compiti li ho scaricati
Certo ma questi son quelli serali
Ma non riesco son le ventitré
Falli ti dico che poi più ce n’è
Senti ma questa videoconferenza
La sentono anche dall’altra finestra
Se si dilunga poi la tua maestra
Ti si raffredda lo sai la minestra
Hai tu l’orario della settimana?
No mi dispiace ho la linea ch’è andata
Lo chiederei alla rappresentante
Se non ne avesse da fare già tante
Qui sono i compiti appena segnati
Oste a me questi non li hanno mandati
Sì li ha già scritti saranno tre dì
Ma son per oggi o per mercoledì?
Ah non ne ho idea adesso guardo la chat
Son tutti quanti concordi a metà
Ma tu la usi poi la piattaforma?
Mah non lo so, che non tutto mi torna
E gli esercizi li guardi da web?
Io uso l’app ma non vedo un granché
Ma la lezione a che ora sarà?
Bah dai qualcuno poi ce lo dirà
Direi di prenderla come la viene
Senza far prenderci da troppe pene
Ché i sol pensieri che fan da sostegni
È che ritornino presto gli impegni
(C. Bartoccioni)

Quando andavo a scuola io, se ci fosse stato il Coronavirus, mia mamma mi avrebbe detto: “Và, che è meglio se lo prendi da piccolo!”
(Anonimo)

frasi sulla scuola a distanza
Didattica distante

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Poesie sulla scuola

E se pensate di celebrare l’inizio del nuovo anno scolastico con dei componimenti poetici, ecco tanti modi per inviare una poesia sulla scuola ai vostri colleghi se siete insegnanti, o ai vostri compagni se siete alunni.
Vediamo le migliori poesie sulla scuola.

Anche i grandi a scuola vanno
tutti i giorni di tutto l’anno.
Una scuola senza banchi,
senza grembiuli nè fiocchi bianchi.
E che problemi, quei poveretti,
a risolvere sono costretti:
“In questo stipendio fateci stare
vitto, alloggio e un po’ di mare”.
La lezione è un vero guaio:
“Studiare il conto del calzolaio”.
Che mal di testa il compito in classe:
“C’è l’esattore delle tasse”!
(G. Rodari)

Comincia quando il gran caldo finisce,
quando il gran caldo comincia, finisce.
Se non hai capito cosa è,
ascolta bene me!
Tu conosci bene questa parola.
(L. Grossi)

La scuola è proprio come una chiesetta
che i suoi fedeli aspetta:
aspetta i suoi fedeli ogni mattina
questa allegra chiesina.
Talora nelle nobili città,
ha lustro e maestà;
talor, purtroppo, è misero abituro,
il luogo angusto e oscuro.
Eppure anche se povera e modesta
prende un’aria di festa
quando è piena di voi, bimbi, la scuola,
quando non è più sola.
Di fianco non le sorge col gentile
richiamo il campanile;
eppure anch’essa snocciola bel bello
un suon di campanello.
Ed entrano i fedeli a mano a mano,
con un libretto in mano,
per andarsi a seder tutti, o sorpresa!
sui banchi come in chiesa.
Lo studio, bimbi, in certa qual maniera,
è anch’esso una preghiera.
(L. Ambrosini)

Negli azzurri mattini
le file svelte e nere
dei collegiali. Chini
sui libri poi. Bandiere
di nostalgia campestre
gli alberi alle finestre.
(S. Penna)

Nel mondo ci sono le terre ed i cieli
Non sono divisi in scaffali
Nel mondo ci sono le fiabe e le arti
Non sono divise in reparti
Nel mondo c’è un nido, che è la tua classe
Uscendo non trovi le casse
Nel mondo ci sono maestri un po’ maghi
Ci sono, non solo se paghi
Nel mondo il sapere che vuoi si conquista
Nel supermercato si acquista
E allora rispondi con una parola
Com’è che la vuoi la tua scuola?
(B. Tognolini)

Or la bimba è grandicella,
le han comprato la cartella
e comincia a far la spola:
scuola e casa, casa e scuola.
Senza andar troppo lontano,
va imparando piano, piano,
con la buona volontà,
mille cose che non sa!
(L. Schwarz)

Vado a scuola, vedo amici,
gioco, parlo, imparo, rido,
più si è, più si è felici:
degli amici io mi fido.
La maestra ha bei capelli,
è un’amica un po’ più grande:
lei ci insegna ritornelli,
lei risponde alle domande.
Vado a scuola, vedo cose,
le disegno con colori,
sento storie misteriose,
e alla fine torno fuori.
(R. Piumini)

Viva la scuola che i bimbi chiama!
Viva la scuola che i bimbi ama!
A tutti dona lieto sapere
insegna a compiere ogni dovere:
ogni dovere verso il buon Dio,
i nostri cari, il suol natio;
a crescer forti e coraggiosi,
onesti, schietti e laboriosi.
Guida la mente, educa il cuore,
perché nel mondo regni l’amore.
Viva la scuola, che i bimbi chiama;
viva la scuola che i bimbi ama!
(T. R. Correggi)

Viva, Viva le maestre:
Regine del Quadrimestre,
Principesse delle pagelle,
Arciduche delle cartelle!
Nella classe colorata
lor ci passan la giornata
alla scrivania sedute:
tutto, men che spovvedute!
Io, che guardo dal mio banco,
di ascoltar non son mai stanco:
leggon fiabe, fan dettati,
dan problemi strampalati!
Sempre pronto è il loro aiuto
e io cresco compiaciuto;
faccio a lor mille domande
e pian pian divento grande!
(J. Restano)

Voglio una scuola che parla ai bambini
come la rondine ai rondinini
che insegna a volare aprendo le ali
e sa che i voli non sono mai uguali.
Voglio una scuola che scavalca muretti
e accoglie disegni che non sono perfetti
che guarda avanti e traccia sentieri
senza scordarsi di quelli di ieri.
Voglio una scuola con dentro il sole
che toglie polvere alle parole
con porte aperte, grandi finestre
e bimbi che ridono con le maestre.
(J. Carioli)

poesie sulla scuola
Filastrocca della scuola dove imparo e il tempo vola; dove leggere è un piacere, far di conto il mio mestiere. Dove regnano il rispetto, l’amicizia e tanto affetto. Questa scuola non è fantasia: sta qui sulla Terra, è proprio la mia! (Alessia De Falco – Matteo Princivalle)

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Immagini sulla scuola

Passiamo ora alle immagini sulla scuola, che potete inviare a tutti prima dell’inizio della scuola, per evitare di pensare alla fine dell’estate.
Possono essere anche immagini divertenti sulla scuolavignette divertenti sulla scuola.
Ecco le più belle.

frasi sulla scuola
La mente non è un vaso da riempire, ma un fuoco da accendere. (Plutarco)
frasi sulla scuola
Chi osa insegnare non deve mai smettere di imparare. (John Cotton Dana)
frasi sulla scuola
Chi tenta di correggere il bambino con la forza e con il peso della propria autorità si accorgerà ben presto di aver fallito nel suo intento. Il bambino risponderà in modo forte, esplicito perfino violento. (Maria Montessori)
frasi sulla scuola
Chiunque smetta di imparare è vecchio, che abbia venti o ottant’anni. Chiunque continua ad imparare resta giovane. La cosa più importante nella vita è mantenere la mente giovane. (Henry Ford)
frasi sulla scuola
L’insegnante è la persona alla quale un genitore affida la cosa più preziosa che possiede suo figlio: il cervello. Glielo affida perché lo trasformi in un oggetto pensante. Ma l’insegnante è anche la persona alla quale lo Stato affida la sua cosa più preziosa: la collettività dei cervelli, perché diventino il paese di domani. (Piero Angela)
frasi sulla scuola
L’istruzione è una scoperta progressiva della nostra ignoranza. (Will Durant)
frasi sulla scuola
La scuola è il nostro passaporto per il futuro, poiché il domani appartiene a coloro che oggi si preparano ad affrontarlo. (Malcom X)
frasi sulla scuola
Colui che apre la porta di una scuola, chiude una prigione. (Victor Hugo)
frasi sulla scuola
Prima di tutto si devono gettare nella mente del bambino i semi dell’interesse; non tener conto di questo imprescindibile principio, è come progettare una casa senza pensare alle fondamenta. (Maria Montessori)
frasi sulla scuola
La vera ignoranza non è la mancanza di conoscenza, ma il rifiuto di acquisirla. (Karl Popper)
frasi sulla scuola
Se non potete essere un pino sulla vetta del monte, siate un cespuglio nella valle, ma siate il miglior piccolo cespuglio sulla sponda del ruscello. Siate un cespuglio se non potete essere un albero. Se non potete essere una via maestra, siate un sentiero. Se non potete essere il sole, siate una stella, non con la mole vincete o fallite. Siate il meglio di qualunque cosa siate. Cercate ardentemente di scoprire a cosa siete chiamati, e poi mettetevi a farlo appassionatamente. (M. L. King)
frasi sulla scuola
L’istruzione è l’arma più potente che si possa usare per cambiare il mondo. (Nelson Mandela)
frasi sulla scuola
Lo scopo dell’educazione è quello di trasformare gli specchi in finestre. (Sydney J. Harris)
frasi sull'educazione
L’insegnante mediocre dice. Il buon insegnante spiega. L’insegnante superiore dimostra. Il grande insegnante ispira. (William Arthur Ward)

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Video sulla scuola

E dopo aver visto tante frasi sulla scuola, tante poesie e immagini sulla scuola, passiamo ora ai video, quelli da inviare a tutti per celebrare l’inizio di un nuovo anno e augurare a tutti “Buon anno scolastico!”

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