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Fondi di caffè: come usarli per trattamenti di bellezza

Non tutti forse sanno che molti dei prodotti che acquistiamo a caro prezzo potrebbero essere facilmente prodotti in casa riciclando quello che normalmente siamo soliti buttare, come le uova andate a male o i fondi di caffè. Gettare questi residui filtrati nella pattumiera è un vero peccato quando se ne conoscono le proprietà e le possibilità di utilizzo. Tra gli usi domestici quello più conosciuto è senz’altro inerente alle piante: molti appassionati dal pollice verde li spargono nella terra affinché la nutrano e tengano lontani gli insetti. Ma solo le donne sagge di un tempo sanno che i fondi di caffè possono essere utilizzati anche per le pulizie delle pentole incrostate, per eliminare i cattivi odori di aglio dalle mani e infine per creare maschere di bellezza per capelli e corpo.

Ormai sui capelli ci si mette di tutto, dal tuorlo d’uovo alle maschere costosissime consigliate dal parrucchiere, tuttavia pare che i fondi di caffè siano utili a donare nuova lucentezza ai capelli castani e a conservarne la tintura.

Ma il suo utilizzo più azzeccato rimane senza dubbio quello nelle creme dimagranti per il corpo. La caffeina infatti è un attivatore del metabolismo e viene assorbita anche dalla cute, per questo motivo la sua composizione chimica si presta bene per combattere gli inestetismi della cellulite.

Per preparare una maschera anti-cellulite veloce ed economica quindi vi basterà mescolare i fondi di caffè con una qualunque crema per il corpo, cospargerla sulle gambe e ricoprire con carta velina per ottimizzarne l’assorbimento. Lasciare poi agire l’impacco per 20 minuti e dopo risciacquare sotto la doccia. Al posto della crema si può utilizzare anche l’argilla, soluzione meno economica, dato il costo dei fanghi commerciali, ma decisamente più efficace.

I fondi di caffè, inoltre, se mescolati all’olio di oliva inoltre possono essere un ottimo scrub per il viso dato che la consistenza dei microgranuli è esattamente quella che serve per esfoliare la pelle del viso, contrariamente al sale che potrebbe invece risultare troppo aggressivo per alcuni tipi di epidermidi.