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5 cose da fare in gravidanza per avere un figlio più intelligente

Tutte le mamme vorrebbero figli intelligenti, in grado di andare bene a scuola, cavarsela nella vita e avere un futuro meraviglioso. L’intelligenza è una qualità che il bambino ha fin dalla nascita e che la mamma durante la gravidanza può persino stimolare. Alcuni cibi e determinate azioni possono infatti far sviluppare al meglio il cervello del bambino, che quindi sarà più intelligente e perspicace. Vediamo 5 cose che la mamma può fare affinché suo figlio nasca con un’intelligenza sviluppata.

1. Mangiare molta frutta

La frutta in gravidanza aiuta a far sviluppare meglio il cervello del bambino. A dirlo è una ricerca canadese dell’Università di Alberta. Lo studio ha preso in considerazione le donne in gravidanza e ha esaminato i loro figli ad un anno. Quelle che hanno mangiato almeno 7 porzioni di frutta al giorno hanno avuto figlio che ad un anno hanno fatto registrare un quoziente intellettivo di almeno 6 punti maggiore agli altri bambini. La frutta contiene infatti il licopene, un antiossidante che attiva geni che presiedono lo sviluppo cognitivo del bimbo.

2. Mangiare pesce

Il pesce in gravidanza fa davvero molto bene al cervello. Quale portare in tavola? Quello grasso che contiene molti Omega 3: quindi via libera a salmone, trota, sgombro, acciuga. Mangiare il pesce fa molto bene alla mamma ma anche al bambino: il suo cervello si svilupperà nel migliore dei modi.

3. Ascoltare musica

Ascoltare musica in gravidanza, soprattutto quella classica, fa benissimo al bambino. Il piccolo, una volta venuto al mondo, riconoscerà quei suoni che per mesi ha ascoltato mentre era nella pancia e li sentirà come familiari. La musica in gravidanza, oltre a far rilassare la mamma e a farla sentire più tranquilla, aiuta lo sviluppo del cervello del bambino. A sostenerlo è uno studio condotto dall’Università di Helsinki, in Finlandia.

4. Leggere ad alta voce

Secondo vari studi, l’ultimo dei quali è quello pubblicato sulla rivista Infant Behavior and Development, anche leggere al bambino fa molto bene. Il piccolo così familiarizza con la voce dei genitori e si abitua ad ascoltare. Il bambino impara in questo modo a rispondere agli stimoli sonori. Intorno alla ventiseiesima settimana di gravidanza il feto inizia a sentire e i suoni vengono trasmessi alle aree acustiche cerebrali che iniziano a riconoscere i suoni.


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5. Accarezzare il pancione

Stimolare il bambino dentro la pancia fa sì che una volta che questo sia venuto al mondo, sia più sveglio e reattivo agli stimoli esterni. Quando la mamma accarezza la pancia, dà i colpetti per farsi “rispondere” con un calcetto dal neonato e interagisce con lui attraverso il tatto, lo aiuta ad essere più sensibile verso gli stimoli esterni. Così, una volta venuto al mondo, il piccolo sarà più attento, reattivo e partecipe.