Quando si parla di 9 mesi fuori e 9 mesi dentro si fa riferimento all’esogestazione, ovvero il periodo direttamente successivo alla nascita. Mamma e bambino vivono in simbiosi, dando vita così al legame indissolubile che li legherà per sempre. Non solo questi mesi sono importanti a livello emotivo, ma anche per quello cognitivo ed emozionale.
I primi mesi dopo il parto sono importantissimi per la mamma e il neonato, soprattutto perché rappresentano il momento in cui si crea e si sviluppa il profondo legame tra di loro. I primi nove mesi di vita del piccolo sono quelli definiti come esogestazione proprio per via del grande impatto che ha il contatto tra mamma e bambino sia a livello fisico che per quanto riguarda lo sviluppo emotivo e cognitivo. Questi mesi di simbiosi vanno a rispondere ai bisogni di sicurezza e protezione, e durante ogni interazione si forma e si salda il legame indissolubile tra mamma e bambino.
Il periodo dell’esogestazione è importantissimo sia per la mamma che per il neonato che, attraverso il contatto reciproco, otterranno benefici personali e per rafforzare il proprio legame. Il contatto fisico con il neonato, per la mamma, è uno stimolo alla produzione di ossitocina, ormone importante per il benessere e anche per lo sviluppo empatico della relazione con il piccolo. Il legame che si crea durante l’esogestazione porta al bambino molti benefici sia a livello fisico che a livello mentale: oltre che aiutare nella termoregolazione e a migliorare la regolazione cardiaca e respiratoria, attraverso il contatto il neonato sviluppa le proprie capacità cognitive, sia di apprendimento che di memoria.
Come la gravidanza, anche l’esogestazione è di nove mesi e si divide in tre trimestri distinti: