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Esenzioni in gravidanza: quali sono e come richiederle

Esenzioni in gravidanza

Una volta accertata la gravidanza, presso il distretto sanitario competente per territorio riceveremo il libretto che ci accompagnerà per tutti i nove mesi con le indicazioni delle visite e delle analisi necessarie. Quali sono gli esami per cui sono previste esenzioni in gravidanza? Il DPM del 12 Gennaio 2017 ha aggiornato i livelli essenziali di assistenza aumentando il numero di esenzioni in gravidanza. Vediamo quali sono.

Nella prima fase, tra gli esami in gravidanza , è gratuito il test combinato. Si tratta di uno screening che prevede un’analisi del sangue materno e un’accurata ecografia, al fine di individuare anomalie cromosomiche.

Screening più invasivi, come la villocentesi o l’amniocentesi, sono gratuiti dopo i 35 anni o nel caso di gestanti che, in base all’anamnesi familiare ed al risultato del test combinato, presentano un rischio elevato di partorire un figlio con anomalie cromosomiche.

Rientrano tra le esenzioni anche l’esame del sangue in gravidanza ed il pap test se non è stato già eseguito nei precedenti 3 anni.

L’esame del sangue ad inizio gravidanza serve ad individuare il gruppo sanguigno ed il fattore RH. Ciò è importante per verificare la compatibilità del gruppo sanguigno materno e paterno.

Infine, sono esami gratuiti in gravidanza, la curva da carico, al fine di individuare l’insorgenza del diabete gestazionale, ed un tampone per la ricerca delle streptococco, causa di pericolose infezioni.

L’emocromo completo, il rubeo test e l’esame delle urine sono gratuiti. Nelle situazioni di rischio di aborto sono inclusi gli esami specialistici per il monitoraggio della gravidanza.

esenzioni in gravidanza

Esenzioni ticket

Rientrano tra gli esami inerenti le esenzioni ticket il toxotest, per verificare la presenza di anticorpi contro la toxoplasmosi. Con un risultato negativo, la gestante deve ripetere mensilmente l’esame per tutta la durata della gravidanza.

Utile nei momenti finali, il tracciato in gravidanza per monitorare la salute del bebè, il suo battito cardiaco ed eventualmente l’inizio del travaglio. Il monitoraggio in gravidanza rientra nella categoria esenzioni ticket.

Per ottenere l’esenzione, il medico indicherà sulla ricetta un codice afferente la motivazione per cui prescrive tale esame.

Codici esenzione ticket: indicando il codice M00, il medico prescrive gli esami da effettuare prima o appena noto lo stato di gravidanza. Con il codice M seguito dal numero della settimana di gestazione, prescriverà gli esami esenti da ticket nel corso dei 9 mesi. M50 è il codice esenzione ticket per le situazioni a rischio.

Esami in gravidanza

Gli esami in gravidanza sono fondamentali per monitorare la salute della donna e del bebè. Oltre a quelli esenti da ticket, ci sono esami a pagamento, come il tampone rettale in gravidanza, prescritto intorno alla 35° settimana di gestazione. È necessario per individuare un batterio pericoloso per il bebè durante il parto. In caso di esito positivo, una terapia antibiotica estinguerà il problema.

In alcuni casi il medico potrebbe prescrivere esami alla tiroide. Il suo funzionamento è fondamentale durante la gestazione, non solo per la salute materna, ma anche per il corretto sviluppo del sistema nervoso centrale del feto. Se il ginecologo lo ritiene necessario potrà indagare la funzionalità della tiroide. In questo caso gli esami saranno a pagamento.

donne in gravidanza

Donne in gravidanza

Soprattutto per la prima esperienza, le donne in gravidanza hanno tanti dubbi e paure afferenti la crescita e la salute del bebè nel pancione e durante il parto. In aiuto delle gestanti i consultori offrono un corso di preparazione al parto, in genere a partire dalla fine del sesto mese.

Durante il corso, operatori sanitari tra cui ostetriche, ginecologi, pediatri spiegano alle gestanti l’anatomia e la fisiologia della gravidanza e del parto. Conoscere il proprio corpo, e le modificazioni dovute alla gestazione, ridurrà la paura femminile. Sapere quali sono le fasi del travaglio aumenterà la consapevolezza della donna su ciò che dovrà affrontare. Un pediatra, poi, illustrerà i bisogni fondamentali del bebè alla nascita.


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Oltre alla parte teorica, alcuni incontri saranno finalizzati all’acquisizione di tecniche di respirazione per accompagnare le spinte durante il travaglio. Anche i compagni saranno invitati ad uno o due incontri per acquisire tecniche e strumenti operativi, come il massaggio alla schiena, per sostenere la donna.