Esami prima della gravidanza: quali sono quelli da fare

Esami prima della gravidanza

Decidere di avere un figlio è una scelta piuttosto importante per la coppia; pertanto, svolgere una serie di analisi prima di cercare un figlio può essere un ottimo modo per prepararsi alla gravidanza che verrà in modo attento e consapevole. Da tempo il Ministero della Salute ha elaborato un piano d’assistenza nazionale che prevede l’offerta di specifici esami ematici a tutte le donne che desiderano fare un figlio in tempi più o meno brevi. La coppia che vuole cercare una gravidanza può quindi usufruire gratuitamente di quest’opportunità. Ad oggi l’elenco degli esami pre gravidanza è contenuto all’interno dei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza, entrati in vigore a Gennaio del 2017.

In base a tale documento la donna che si avvicina alla prima gravidanza o a quelle successive può sottoporsi ad un semplice prelievo ematico per la rilevazione dell’emocromo con formula ed il dosaggio delle diverse frazioni di emoglobina presenti nel sangue materno.

Quest’ultimo test è particolarmente importante per rilevare eventuali alterazioni genetiche a carico dell’emoglobina, di cui la mamma potrebbe essere portatrice. Infatti qualora si riscontri una problematica di questo tipo, lo stesso test viene somministrato anche al partner, per escludere che anch’egli possa essere portatore della stessa mutazione.

Tra gli esami preconcezionali gratuiti vi è anche la ricerca degli anticorpi materni contro rosolia. Nella maggior parte dei casi la mamma risulta avere una copertura vaccinale nei confronti di questa malattia, ma, in caso contrario, è bene sottoporsi al vaccino per la rosolia prima della gravidanza ed attendere un mese dalla vaccinazione, prima di un possibile nuovo concepimento.

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Esami preconcezionali

Prima di avere un bambino la donna potrà sottoporsi gratuitamente ad una visita ginecologica, incluso un eventuale pap-test, qualora non sia stato eseguito precedentemente. In quest’occasione il ginecologo potrà prescrivere alla donna una supplementazione a base di acido folico.

L’acido folico prima della gravidanza è fondamentale per la prevenzione delle anomalie a carico del sistema nervoso del bambino che nascerà; è bene iniziare ad assumerlo almeno 1 mese prima di un eventuale concepimento e proseguire per tutto il primo trimestre di gravidanza.

Quanto tempo per rimanere incinta? Purtroppo non è possibile stabilire una tempistica univoca. Le coppie che cercano un bambino da più tempo possono, su indicazione del proprio ginecologo, decidere di sottoporsi a determinati esami per la fertilità a pagamento, per escludere la presenza di eventuali problematiche che possano ostacolare un eventuale concepimento.


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Si tratta infatti di specifici test da fare in coppia. Qualora sia necessario e comunque sotto stretto controllo medico, la donna potrà poi decidere di sottoporsi ad una cura ormonale per rimanere incinta.