75 anni dopo viene a galla un dettaglio a cui nessuno aveva mai fatto caso prima. Nelle ultime ore è scoppiata una vera e propria polemica attorno a Dumbo, il famoso cartone Disney, che, secondo alcuni, non sarebbe adatto alla visione dei più piccoli. Il motivo? Pare che il lungometraggio, risalente agli Anni Quaranta, contenga elementi discriminatori, con tanto di incitazione all’odio.
La polemica sul cartone Disney è sorta solo dopo che in Inghilterra è stata riproposta la messa in onda di Dumbo, una messa in onda che ha permesso di notare alcuni particolari che erano sfuggiti fino ad oggi.
A scatenare i detrattori è stata soprattutto una scena in particolare, quella nella quale Dumbo conosce per la prima volta il topolino Timoteo e i corvi. Quest’ultimi vengono presentati con un forte accento afro-americano, denotando così una forte discriminazione razziale. Inoltre, il nome del capo dei corvi è Crow, che ricorda quello di Jim Crow Laws, le famosi legge razziali americane emanate nel 1867.
Per gli esperti dell’educazione e dell’infanzia, dunque, Dumbo sarebbe diseducativo per i bambini, in quanto non trasmetterebbe i giusti valori nei piccoli telespettatori.
Il problema però sembra limitato solo ai bambini di madrelingua inglese: in Italia questi elementi che hanno scatenato il caos si perdono con il doppiaggio, tanto da lasciare immutato il fascino di Dumbo, senza ombra di dubbio uno dei più belli cartoni animati realizzati dalla Disney.