foto-parto operativo

Differenza tra parto operativo e parto indotto

Al giorno d’oggi, la maggior parte dei travagli e dei parti, comportano l’introduzione di tecniche medicalizzate, usando farmaci o strumenti per facilitare la fuoriuscita del feto dall’utero. La fisiologia del travaglio, ormai rara, senza nessuna tecnica al di fuori della sua naturalezza, viene a volte sostituita da alcune, anche se poche, introduzioni di diversi meccanismi. Ma vi siete mai chieste che cos’è il parto operativo e cos’è invece il parto pilotato? Sapete le varie differenze? In diversi casi, alcune donne, sicuramente avranno fatto uso di entrambi o di uno di questi, ma il nome di queste tecniche non si conoscono.

Il parto pilotato è una tecnica che viene attuata quando il travaglio è iniziato spontaneamente, ma per un motivo o l’altro, il travaglio si arresta, o le contrazioni non sono più efficienti, in modo tale da avere la fuoriuscita del feto dal canale da parto.Per questo motivo viene somministrata una ridotta quantità di ossitocina con della soluzione fisiologica, stimolando la muscolatura dell’utero, facendolo contrarre in modo costante ed equilibrato. Si chiama pilotato perchè l’ostetrica tiene sotto continuo controllo il ritmo delle contrazioni.

Il parto operativo, invece, è la tecnica con la quale viene usata la ventosa ostetrica nel momento del parto, o viene effettuato un parto cesareo. Le varie cause potrebbero essere:
– brevità di funicolo
– diminuzione del battito fetale
– mancata progressione della parte presentata
– travaglio protratto
– contrazioni non valide.