Una dieta ad alto contenuto di grassi in gravidanza potrebbe aumentare il rischio di cancro al seno
Seguire una dieta ad alta percentuale di grassi durante la gravidanza potrebbe aumentare il rischio di cancro al seno. Il rischio aumenta nella famiglia per tre generazioni future. Questo è quanto suggerito dalle nuove ricerche.
Lo studio è stato condotto su alcuni topi ed i risultati sono stati pubblicati nella rivista Breast Cancer Research. I topi in stato di gravidanza, alimentati con cibi grassi, subiscono cambiamenti genetici. Tali mutazioni aumentano il rischio di sviluppare il cancro al seno. Una dieta ad alto contenuto di grassi può causare l’infiammazione, correlata appunto ad un aumento del rischio di cancro.
I cambiamenti genetici che vengono trasmessi alla prole si sviluppano durante il secondo trimestre di gravidanza della donna. La ricercatrice dello studio è Leena Hilakivi-Clarke. La dottoressa ha pubblicato quanto hanno dimostrato gli studi.
Le donne in gravidanza consumano più grassi di quelle non in gravidanza e l’aumento avviene tra il primo e il secondo trimestre. Di 1,7 milioni di nuovi casi di cancro al seno diagnosticato nel 2012, il 90% non ha cause conosciute. Mettendo insieme questi dati e la scoperta si potrebbe immaginare una correlazione tra le due situazioni.
I ricercatori hanno alimentato i topi in stato di gravidanza con una dieta ad alto contenuto di olio di mais. Ciò è avvenuto dal giorno 10 della loro gestazione, che è l’equivalente del secondo trimestre di una donna.
I topi del gruppo di controllo, alimentati con una dieta normale, hanno ottenuto il 18 % della loro energia dal grasso. Ciò vuol dire che, consumando più grassi, vi era minor rischio di infiammazione e alterazioni cellulari.
I risultati hanno rivelato che i topi alimentati con una dieta ad alta percentuale di grassi subiscono variazioni genetiche. Tali mutazioni hanno sostanzialmente aumentato il rischio di cancro al seno in tre generazioni future di prole femminili.
Non solo, i topi futuri avevano un rischio maggiore di sviluppare la malattia, ma anche condizioni salutari tendenzialmente più sfavorevoli.
Il problema sembra peggiorare nel tempo: a quanto pare la terza generazione matura una maggiore severità della patologia. Per questo motivo, è basilare condurre un’ alimentazione sana in gravidanza e non solo. Questo consente alla donna di avere un minore rischio di patologie e maggior benessere.