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Diario della gravidanza: la trentaduesima settimana

La valigia per il parto, le prime lavatrici con body e tutine taglia “0 mesi” e gli esercizi per la respirazione sono stati alcuni dei pensieri e delle attività che mi hanno accompagnata in questi giorni. Conditi da un fortissimo mal di schiena dovuto al peso della pancia e al fatto che non mi trattengo dal prendere in braccio la mia primogenita di un anno e mezzo, che di recente sta incrementando incredibilmente il suo vocabolario.

Mentre scrivo, in questa trentaduesima settimana di gravidanza, mancano 59 giorni alla data presunta del parto. E’ un periodo che, in condizioni normali, si valuta come piuttosto lungo. Essere “a due mesi dalle ferie”, per esempio, significa che ancora manca parecchio all’estate. Se mancano 60 giorni al compleanno vuol dire che… ancora non si pensa al fatto che si è già invecchiati di un anno. “Mancano 8 settimane al Natale”: chi farebbe mai un pensiero del genere?

Invece, essere alla trentaduesima settimana di gravidanza e sapere che mancano meno di 60 giorni a diventare mamma per la seconda volta sono pensieri che mi accompagnano ogni istante della giornata. Questo secondo figlio è già decisamente presente nella mia quotidianità in un modo che non ricordavo dalla prima gravidanza.

Interpreto così questa sensazione: alla prima gravidanza la donna è fortemente egocentrica, non ha ancora imparato a “pensare per due” (come recita il titolo di un libro di Massimo Ammaniti, docente di Psicopatologia dello Sviluppo alla Sapienza di Roma). Una volta diventate madri, le donne hanno forse la capacità di essere maggiormente empatiche con il nascituro e d’instaurare con lui o con lei una vicinanza profonda fin dalle prime settimane di gravidanza.

La valigia intanto è quasi pronta: ho già preparato tutto quello che servirà a me nei giorni del ricovero per il parto, mentre devo ancora preparare i sacchettini singoli per il bambino. Sono solo un po’ incerta sulla pesantezza e sul tessuto degli indumenti per bebè, perché la data presunta della nascita è a metà maggio, ma dentro di me immagino che nasca prima. Ho deciso che intanto metterò in valigia qualche tutina adatta a marzo e aprile, mano a mano che passeranno le ultime 8 settimane di attesa farò un aggiornamento in base al clima e al meteo.

Sono molto ansiosa di fare l’ecografia di accrescimento tra qualche giorno, per sapere se il bambino sta crescendo bene e regolarmente. Soprattutto ho voglia di vedere di nuovo “da vicino” il suo visino e immaginare come sarà averlo con noi.

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