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Depressione post partum: come può aiutare il partner

La depressione post partum colpisce la maggior parte delle donne, subito dopo la nascita del bambino. In alcuni casi diventa un male a tutti gli effetti, in altri una lieve forma di malessere. Ad ogni modo, non va sottovalutata e dopo la gravidanza bisogna dare alle madri il sostegno totale, soprattutto se si tratta del primo figlio. Una mano importante deve arrivare dal partner il quale, molto spesso spaventato dalla nuova situazione, non capisce quanto sia importante sostenere la donna che, subito dopo il parto, ha gli ormoni in subbuglio, anche per via dell’allattamento.

In che modo il partner può aiutare la mamma a sconfiggere la depressione post partum? Innanzitutto bisogna capire quanto è grave la situazione e non aver paura di chiedere un consulto medico. Come dicevamo prima, prendere sotto gamba questo disturbo è uno degli errori più frequenti, che può portare a delle conseguenze disastrose di cui la cronaca sui giornali è piena.

Un aiuto importante è sicuramente quello di ascoltare la donna, provare a chiedere i suoi stati d’animo, i suoi sentimenti. Riuscire a farla sfogare può essere un bene per lei, che può sentirsi così compresa e accettata.

Durante la depressione post partum, le donne non vivono mai giorni uguali ai precedenti, a volte sono felici, in altri tristi, ed è per questo che un aiuto può rivelarsi indispensabile. Soprattutto nella gestione della casa, il partner deve cercare di fare il possibile per aiutarla nelle faccende domestiche, in modo che sia un peso in meno sulla donna.

Allo stesso modo, il papà deve essere d’aiuto per il bambino. È vero, nei primi giorni di vita i neonati sono più legati alla mamma, ma questo non impedisce all’uomo di cambiare i pannolini, cantargli la ninna nanna e accurdirlo.

Inoltre, non va trascurata l’alimentazione: subito dopo il parto, è preferibile mangiare tanto pesce azzurro che, stando alle ultime ricerche, aiuta la mamma a stare meglio fisicamente e mentalmente.